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Libro

Berzini, Giovanni Pietro.

Componimenti Poetici Siciliani di Celebri Autori. Tradotti in Firenze in epigrammmi, e Sonetti e divisi in tre parti. Parte Prima. All'Illustriss. E Reverendiss. Signore Marco Antonio De' Mozzi Canonico Fiorentino. Lettore di Toscane Lettere nello Studio di Firenze, e Accademico della Crusca.

320,00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico (Rosignano Solvay, Italia)

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Dettagli

Autore
Berzini, Giovanni Pietro.
Soggetto
Letteratura e umanistica - (Sicilia, Settecento, poesia siciliana)

Descrizione

Firenze, 1728, Stamperia di Sua Altezza Reale, Appresso gli Tartini (Giovanni Gaetano) e Franchi (Santi). In 8vo, front. in rosso / nero con fregio xilografico, pp. 6 n. n., 180. Mentre la Prima Parte non ha l' occhietto, la Parte Seconda e la Parte Terza iniziano con un proprio occhietto (Parte Prima pp. 1 – 60; Parte Seconda pp. 61 – 120; Parte Terza pp. 121 – 180), frontalini e capolettera xilografati, testo in dialetto siciliano, in latino e in italiano dotto, nome del traduttore, Gio. Pietro Berzini, in calce alla dedica. Legatura amatoriale d'epoca (conteneva, stando al titolo sul tassello, altre e diverse raccolte di poesie) in mezza pelle e punte con piatti in cartonato rivestiti in carta decorata, tagli in rosso. Opera rara e poco censita che consiste in una importante raccolta dove il testo originale dei componimenti è accompagnato dalla traduzione in latino e in lingua italiana dotta; entrambe le versioni dal siciliano sono opera dell'erudito curatore toscano Pietro Giovanni Berzini. Fra gli altri poeti tradotti, si segnalano i versi di Francesco Balducci, straordinario poeta palermitano (Palermo, 1579 – Roma, 1642), uno degli ultimi esponenti della corrente siciliana del petrarchismo, la cui importanza sta nell'aver cercato di instaurare un rapporto diretto con il "Canzoniere" di Francesco Petrarca. Con la sua fuga al centro Italia (giudicata dai contemporanei come un tradimento della patria), la sua attenzione si volse alla produzione in volgare toscano (cfr. Pitré). L'opera è completa con "Il Fine" segnato in basso sull'ultima pagina. Mancano probabilmente le ultime quattro carte, bianche o contenenti un indicdel tempo e di usura alla legatura, specie al dorso che presenta una pelle molto consunta, il corpo del testo è allentato e tenuto attaccato alla legatura dai soli laccetti in corda maall'interno trattasi di un buon esemplare, stampato a grandi caratteri, ben impressi su spessa carta settecentesca.