Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Libro

Sch�Nberg Arnold, Morazzoni A. M. (Cur.), ill., br.

Leggere il cielo. Diari 1912, 1914, 1923

Il Saggiatore, 2016

non disponibile

Maremagnum.com (Milano, Italia)

Parla con il Libraio
non disponibile

Metodi di Pagamento

Dettagli

Anno di pubblicazione
2016
ISBN
9788842822479
Autore
Sch�Nberg Arnold, Morazzoni A. M. (Cur.)
Pagine
pagine 166
Collana
La cultura
Editori
Il Saggiatore
Formato
In-8
Soggetto
Musica classica del 20. Secolo e contemporanea
Illustratore
ill., br.
Lingue
Italiano

Descrizione

Leggere il cielo, leggere nelle nuvole il futuro, la guerra, la bellezza, l'arte: c'�utta la vita di Arnold Sch�nberg, e tutta la sua musica, in questi diari scritti a partire dal 1912, l'anno successivo alla pubblicazione di quel "Trattato di armonia" che apriva la strada verso il pensiero dodecafonico. Sono pagine intensamente private, dal ritmo franto di chi cerca di restituire non il racconto ordinato di un'esistenza ma le impressioni dell'istante; pagine da cui affiora un'immagine insolita dell'uomo e dell'artista: agli squarci aperti sull'intimit�ella vita domestica e al racconto delle prove d'orchestra fanno da contrappunto le riflessioni sul significato del genio musicale, i giudizi taglienti dedicati ai critici musicali e i rapporti alterni con i colleghi, da Busoni a Berg, da Webern a Richard Strauss. Testimonianza unica e irripetibile, anche per la particolare contingenza storica che ne ha visto la nascita, i diari di Sch�nberg ritraggono un uomo sensibile a ogni fenomeno, pronto a ricevere il mondo, a risuonare con la storia, a interrogarsi su ogni evento: cos�nel 1914, il diario diventa un giornale di guerra e Sch�nberg legge nelle manifestazioni atmosferiche i destini dell'umanit�con l'acume, la lungimiranza e la preveggenza degli antichi aruspici, che sapevano scorgere l'invisibile nel visibile.