L'ARALDO DELLA PRAGMALOGIA CATTOLICA. Giornale scientifico, letterario, religioso settimanale diretto da Jacopo Bortoli. 1854-1856.

Cm.27x20,8. Pg.8 per fascicolo. Disponibili, rilegati in tre volumi, i fascicoli consecutivi della nuova serie dal n°27 del 5 luglio 1854 (anno XI) al n°53 del 31 dicembre 1856, per un totale di due annate e mezzo. Legature allentate in mz.pergamena con piatti marmorizzati. Tarlature e mancanze ai dorsi, tracce d'uso alle coperte. Il volume che raccoglie i fascicoli dal n°27 al n°52 del 1854, ha una bruciatura con gora all'angolo superiore interno, che non lede la fruibilità del testo. Ogni fascicolo contiene "Articoli vari", "Racconti", "Articoli bibliografici", "Cronaca diocesana", "Notizie religiose". La "Pragmalogia cattolica" è un'importante rivista religiosa che vide la luce a Lucca dal 1828 al 1851. Fondata da Pompeo Lippi come continuazione del foglio fiorentino di Fortunato Zamboni, il "Giornale degli Apologisti della Religione Cattolica", prese come modello le "Memorie di religione, morale e letteratura", pubblicate dal Baraldi a Modena, e fu a lungo curata da Gabriello Grimaldi (Napoli, 1757-1837). Alla sua morte ne presero successivamente le redini Giovanni Bartolozzi (Lucca, 1794), Lorenzo Tomei e Telesforo Bini (Villa Basilica, 1805) che la condusse fino alla definitiva chiusura il 31 dicembre 1851, dopo aver pubblicato 60 volumi di circa 300 pagine ciascuno. Tra le sue firme più prestigiose si annoverano, tra gli altri, Cesare Lucchesini, Costanza Moscheni, Antonio Rosmini, Nicola Wiseman, Luigi Fornaciari, Agostino Cagnoli, Antonio Mazzarosa, Pietro Pera, Cesare Boccella e Giosafatte Castellini. Il suo posto fu preso da "L'Araldo della Pragmalogia Cattolica", che già si pubblicava quindicinalmente dal 1844 sottoforma di gazzetta religiosa e che divenne settimanale nel 1848. Fra i suoi collaboratori Pietro Pacini, Carlo Pagano Paganini, Ignazio Mezzetti, Domenico Massagli, Angelo Bertacchi, Giuseppe Petri, Francesco Paoli, Bernardino Donati di Siena, Giovanni Finazzi di Bergamo. Il giornale chiuse i battenti nel 1863. Codice libreria 59816.