Lettere di Principi, le quali ò si scrivono da Principi, ò à Principi, ò ragionan di Principi Libro Primo. In questa seconda editione tutto riordinato, & migliorato. All'Illustrissimo, & Reverendissimo Cardinal Borromeo. And: ---. Libro Secondo. Di nuovo ricorrette, et secondo l'ordine de' tempi accomodate. Al Serenissimo Principe Emanuele Filiberto Duca di Savoia. And: ---. Libro Terzo

4to. (I:) (8), 230 leaves. a4, **4, A-Z4, Aa-Zz4, Aaa-Lll4, Mmm2. With the printer's device on the title-page and at the end; (II:) (6), 203, (1 blank) leaves. A6, A-Z8, Aa-Bb8, Cc4 (Cc4 is a blank). With the printer's device on the title-page. (III:) (8), 278 [i.e. 280], (8) leaves. *4, b4, A-Z4, AA-ZZ4, AAA-ZZZ4, AAAA-CCCC4. With the printer's device on the title-page. 17th century vellum over boards, blue tinted edges.
Basso, pp. 216-17 (I), 220-21 (II), 219-220 (III); Braida, pp. 193-201; Edit 16, CNCE 41039 (I), 16617 (II), 41334 (III); Quondam, p. 206; B. Gamba, Serie dei testi di lingua, (Venezia, 1839), p. 434, no. 1470; M.L. Doglio, L'arte delle lettere, (Bologna, 2000), p. 222.
 
(I:) Second edition; (II:) Third edition; (III:) FIRST EDITION. Book I of Lettere di Principi, edited by Girolamo Ruscelli, was first printed at Venice by Ziletti in 1562. It was dedicated by the editor to Cardinal Carlo Borromeo from Venice, on December 15, 1561. In the present second edition, containing 197 letters, Ruscelli's name was removed from the title-page, but his dedication to Cardinal Borromeo was retained.
Before the dedication is a preface to the reader by the printer Giordano Ziletti, in which he justifies his intentions: “Io, che con ogni opera et diligenza mia mi son sempre sforzato di giovar' al mondo nella mia professione, mi son molto rallegrato, vedendo, che questo mio Primo Libro di lettere di Principi è stato gratissimo ad ogni sorta di gente, sì per la dignità di coloro, che le scrivono, sì per il modo, che tengono i personaggi à scriver fra loro, & sì ancora principalme(n)te per la cognition delle istorie, che si trovano in esso molto peraventura, più vere, & più chiare, che non sono nel Giovio, nel Guicciardino, & in altri molti scrittori de nostri tempi, per essersi queste lettere avute la maggior parte le proprie, & vere originali, senz'alcuna fraude, ò mutatione de gli appassionati, ò mal'informati, come accade le più volte a chi scrive per sola relation d'altri”. He then mentions his plans for two other volumes and goes on: “Essendomi da ogni parte per lettere, & à bocca richiesti di questi Primi volumi, che già son finiti di distribuir tutti, mi è convenuto rimetterlo à stampar di nuovo. Né però vi ho voluto aggiunger'alcuna lettera di più, per no(n) far torto ad alcuno, né à me stesso. Il quale in questo mi voglio far conoscer diverso da molti altri librari. Percioche con far simili aggiunte, par si vogliano ingannare, ò quasi sforzar'à ricomprarli di nuovo ancor coloro, che gli avesser comprati la prima volta” (l. a2r-v).
Nevertheless in this second edition two new letters were added, the notes to various letters augmented, and some changes were also made in the chronology. This edition was translated into French by François de Belleforest (1572).
Book II was published after Ruscelli's death and edited by Giordano Ziletti in 1575 with a dedication to Philip Emanuel of Savoy dated from Venice, November 22. The present third edition of 1581 printed by Francesco Ziletti, Giordano's nephew, is an exact reprint of the first. Book III has a dedication by Giordano Ziletti to the lawyer Alvise Michiel dated from Venice, October 10, 1577. All three books were reprinted in 1581 (cf. L. Braida, Ruscelli e le ‘Lettere di principi': da libro di lettere a libro di storia, in: Girolamo Ruscelli, “Dall'accademia alla corte, alla tipografia. Atti del Convegno internazionale di studi, Viterbo, 6-8 ottobre 2011”, Roma, 2012, pp. 605-634).
“La novità editoriale consisteva in alcuni commenti inseriti tra una epistola e l'altra per dare informazioni su uomini o vicende, che evocavano fatti e situazioni di difficile comprensione. Non sappiamo se questi interventi redazionali fossero del Ruscelli o dello stesso Ziletti: in ogni caso erano ben evidenziati anche graficamente con l'utilizzo del carattere romano, mentre le lettere erano in corsivo [...] Giordano Ziletti intendeva sfruttare il momento di fortuna della