Lettera autografa firmata [C.O. Lardini] inviata al giornalista Floriano Del Secolo, caporedattore del Pungolo.

Manoscritto a inchiostro nero, righi 13, oltre la firma, su rara e pregevole carta intestata liberty “Raffaele Izzo. Premiato Stabilimento Musicale”, mm 270×215. Non datato [1908]. Richiesta di pubblicazione su “Il Pungolo” alcune canzoni relative alla “Piedigrotta Izzo”. Con naturali piegature d’archiviazione, ma in ottime condizioni. Interessante lettera, nella quale il Nicolardi, che si firma con lo pseudonimo C.O. Lardini, chiede a Floriano Del Secolo, caporedattore del Pungolo, di «Rinfrescare la mente di quello scordariello del pubblico a proposito del mio Piedigrotta-Pizzicato. Dopo di che, come d’accordo con Corsino Bovio, ti accludo due planches di Canzone a’ Sposa che vorrete pubblicare nel Pungolo del 7 settembre. Se ti occorresse anche la planche di Bbona ggente [e] di Voce antica scrivimi un rigo a casa mia […]».<BR><BR>Le tre canzoni citate nella lettera apparvero nella Piedigrotta-Izzo del 1908.<BR><BR>Edoardo Nicolardi [Napoli, 1878-Ivi 1954) Poeta, paroliere e giornalista. Suoi sono i testi di alcune canzoni fra le più note del repertorio popolare napoletano del ‘900, come Voce ‘e notte (1904) musicata da Ernesto De Curtis. Dal 1910 al 1950 fu direttore amministrativo dell’ospedale Loreto Mare, ed in questo ruolo assistette, nel 1944, alle prime nascite di bambini di colore, concepiti dalle ragazze napoletane con soldati americani. Fu questo fatto ad ispirare il testo di Tammurriata nera, musicata poi dal consuocero E. A. Mario, lanciata da Vera Nandi e resa famosa prima da Roberto Murolo, poi dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare.