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Photographies

F.lli D'Alessandri Roma

Photo foto cdv albumina Principe Marcantonio V Borghese 1860 D'Alessandri

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Preziosi Scritti Studio Bibliografico (Corridonia, Italie)

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F.lli D'Alessandri Roma
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Marcantonio V Borghese, VIII principe di Sulmona, IX principe di Rossano (Parigi, 23 febbraio 1814 – Frascati, 5 ottobre 1886)
Primogenito di Francesco Borghese, VII principe di Sulmona (all'epoca noto con gli appellativi di principe Aldobrandini, principe Borghese e duca Salviati) e della principessa Adelaide de La Rochefoucauld, nonché nipote di Camillo cognato di Napoleone Bonaparte, Marcantonio V, principe Borghese nacque il 23 febbraio 1814 a Parigi, dove trascorse gli anni della giovinezza.

Nel 1833 si trasferì a Roma con il padre, assecondando così il volere di Papa Gregorio XVI. L'anno seguente chiese la mano di Guendaline Catherine Talbot (Cheltenham, 1817 – Roma, 1840), figlia di Lord John Talbot, XVII Conte di Shrewsbury e noto archeologo, dopo aver dato un memorabile ballo in maschera in onore della giovane nel periodo di carnevale. L'11 maggio 1835 il cardinale Thomas Weld, cugino di Lord Shrewsbury, celebra le nozze nella cappella di Palazzo Odescalchi. Da questo matrimonio nascono quattro figli, dei quali solo una sopravvive all'epidemia di colera che imperversava a Roma sul finire del terzo decennio dell'Ottocento, e dalla quale la madre si salva, morendo però nel 1840, forse di scarlattina, a soli ventitré anni.
Intorno al 1840 il principe ordina la realizzazione del parco del castello di Nettuno; nel 1843 si sposa per la seconda volta con Thérèse de La Rochefoucauld (Parigi, 1823 – Anzio, 1894), figlia di Alessandro Giulio Duca di Estissac e di Charlotte Dessoles, nonché sua cugina. Dopo la morte senza discendenti dello zio Camillo nel 1832, e del padre nel 1839, aveva assunto il titolo di principe Borghese, al quale corrispondeva la titolarità di una delle più cospicue posizioni patrimoniali nella Roma del tempo, che includeva la proprietà di circa 20.000 ettari di terreno nell'Agro Romano; questa faceva del principe il maggior proprietario terriero del Lazio

Marcantonio fu oculato amministratore di questi beni, che accrebbe ulteriormente. Figura eminente della vita pubblica romana, riceve importanti incarichi politici e amministrativi dopo l'avvento di Papa Pio IX. Nel 1836 diventa membro del Consiglio della Cassa di risparmio, di cui sarà presidente dal 1844 al 1847, anno in cui fonderà l'Istituto statistico-agrario e d'incoraggiamento e diventerà altresì membro del Consiglio di Roma, per poi essere eletto deputato del primo collegio di Roma e Ronciglione nel 1848. A riprova dell'interesse per l'archeologia condiviso con Lord Shrewsbury, nel 1846 il principe Borghese è anche insignito del titolo di Presidente della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, carica che sarebbe ritornata in capo al suo predecessore, il principe Pietro Odescalchi, nel marzo 1851. Da febbraio 1848, tuttavia, l'attività accademica è sospesa per via di alcuni accadimenti che segnano l'inizio di un periodo particolarmente tormentato per la città eterna, durante il quale Marc’Antonio V Borghese raggiunge il papa nell'esilio di Gaeta. Con il ritorno di Papa Pio IX a Roma nel 1850 Marcantonio V Borghese prende parte nuovamente alla vita cittadina assumendo la presidenza della Camera di commercio e delle Ferrovie romane. Dal 1851 al 1856 è nuovamente presidente della Cassa di Risparmio, di cui ha sempre mantenuto la carica di membro del Consiglio. Nel novembre 1871 figura tra i promotori dell'Unione romana, organizzazione che nel 1877 conquista la maggioranza relativa nelle elezioni amministrative grazie a un programma di sviluppo edilizio su cui si innestavano gli interessi speculativi del patriziato romano e di alcuni enti religiosi a cui appartenevano molte delle proprietà fondiarie oggetto di una politica di espansione urbana che si sarebbe concretizzata con l'approvazione del piano regolatore del 1882. Marcantonio V Borghese era uno dei maggiori esponenti di questa associazione d'impronta cattolica che per lungo tempo avrebbe manovrato il potere politico-economico a Roma e sostenuto le sue proposte di bonifica della campagna romana e sviluppo infrastrutturale oltre che le iniziative volte alla costituzione di scuole popolari e agrarie, asili di infanzia e ospizi. Nel 1871 il principe figura infatti tra i soci fondatori della Società artistico-operaia di carità reciproca, che avrebbe promosso l'edilizia popolare nei quartieri romani di Testaccio e Trastevere.

Il 1871 è anche l'anno in cui Marcantonio V Borghese assume Giovanni Piancastelli (1845-1926) come insegnante di disegno dei figli e in seguito lo incarica di eseguire interventi di ristrutturazione o di semplice decorazione delle residenze. Nel 1902 Piancastelli sarebbe stato nominato primo direttore della Galleria Borghese, la cui collezione aveva egli stesso ordinato e catalogato a partire dal 1886, dopo la morte del principe Borghese, di cui proprio la mano del maestro ha fissato l'immagine del volto in uno splendido ritratto.

Nel 1876 Marcantonio V Borghese è nominato presidente della Banca generale romana e l'anno successivo figura tra i firmatari della convenzione con il governo italiano per la costituzione delle due nuove società ferroviarie, la Mediterranea e l'Adriatica.

Il 5 ottobre 1886 il principe Marcantonio V Borghese muore nella sua Villa Taverna, a Frascati.
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