




Livres anciens et modernes
Natalucci, Matteo &Amp, Luca Santini
Blue
Edizione a cura dell'Autore,, 2020
pas disponible
Marini Studio Bibliografico (Roma, Italie)
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Détails
Description
"Luca santini e Matteo Natalucci sono dovuti entrare di nascosto negli allevamenti intensivi dell'Emilia-Romagna, per illuminare col flash la notte dei capannoni. Le loro fotografie mostrano un orrore a norma di legge che si vorrebbe tenere segreto. Non per vergogna, ma perché il codice penale italiano punisce le violenze sugli animali solo in quanto offendono l'emotività dell'uomo. L'abbandono sta nella stessa sezione della bestemmia e dell'oltraggio ai defunti. Chi deteriora gli animali altrui commette un reato contro il patrimonio. L'uccisione e il maltrattamento, secondo le norme più recenti, sono "delitti contro il sentimento per gli animali".
Non è un caso che questa impostazione sia la stessa che valeva per un altro tipo di violenza, quella che il codice definiva "carnale". Fino al 1996, lo stupro era considerato un atto contrario alla moralità pubblica e al buon costume. Il bene tutelato dalla legge non era l'integrità della persona aggredita - quasi sempre una donna, giudicata l'oggetto materiale del crimine più che il soggetto passivo dell'offesa.
Anche nel caso degli animali, se ci si attiene alla normativa attuale, non sono loro ad essere protetti perché soffrono ma l'uomo in quanto soffre per loro dopo averli brutalizzati. Anzi, la legge stabilisce che l'eventuale sgomento degli esseri umani più impressionabili deve cedere il passo di fronte agli interessi di caccia, pesca, allevamento, macellazione, sperimentazione scientifica, attività circense, giardini zoologici, manifestazioni culturali autorizzate dalla regione competente. In tutti questi casi si applicano leggi speciali, ma per evitare problemi, meglio tenere nell'ombra le vere e proprie torture. Occhio non vede, cuore non duole.
In questo modo, si creano situazioni paradossali, con ambiti d'eccezione - come quello dell'allevamento - dove è legale mozzare il becco ai pulcini di dieci giorni, e altri - come un agriturismo - dove giustamente è punito chi non taglia le unghie agli asini.
La vita degli animali, in Italia, è regolata da leggi contraddittorie, perché ad essere schizofrenico è il dualismo che le sottende e che pretende di distinguere natura e cultura, uomo e animale, storia ed evoluzione. L'opera di Santini e Natalucci rende visibile una conseguenza di questa schizofrenia e dimostra che la nostra sensibilità per gli animali è plasmata da ben altri interessi.
Salviamo i cani, mangiamo gli agnelli, uccidiamo vive le aragoste, torturiamo i polli. Ci riempiamo la bocca di uguaglianza e buoni sentimenti, ma approfittiamo di qualunque differenza, anche la più insignificante per imporre gerarchie tra i viventi." (dal testo di Wu Ming 2)