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Livres anciens et modernes

[Manoscritto, Censura, Peccati Sessuali, '700].

Censura in dissertazione [sic] super casus reservatos diocesis Venetae, Bernardini Benzi Societatis Jesu.

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Gozzini Libreria Antiquaria (Firenze, Italie)

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Détails

Auteur
[Manoscritto, Censura, Peccati Sessuali, '700].
Thème
MANOSCRITTO, CENSURA, PECCATI SESSUALI, '700, manoscritti, Sant'Uffizio, Indice
Langues
Italien

Description

[S.l., poco dopo il 1744]. Insieme di 4 manoscritti su carta, non firmati, probabilmente copie coeve di originali, stesi in lingua latina in chiarissime grafie da 4 mani diverse (una per ciascun manoscritto), su fogli sciolti, in formato in-folio: 1) carte [10], contenente l'atto di accusa nei confronti dell'opera "Dissertatio in casus reservatos Venetae dioceseos" del gesuita Bernardino Benzi, stampata a Venezia nel 1743; 2) carte [3], contenente le opinioni dei dottori dell'Ordine Domenicano sull'argomento in questione (la maggiore o minore gravità del peccato del titillamento delle mammelle femminili); 3) carte [8], una sorta di difesa dell'opera del Benzi, che cerca di smontare le accuse contro di lui contenute in un libello anonimo apparso poco dopo l'uscita della "Dissertatio" (si tratta probabilmente delle "Epistolae [.] adversus librum inscriprum: Dissertatio [.]" del domenicano Daniello Concina; 4: un foglio recante al recto la ritrattazione da parte del Benzi delle tesi sostenute nella "Dissertatio". Ottime condizioni di conservazione. Nel 1743 il gesuita Bernardino Benzi pubblicò la "Dissertatio in casus reservatos Venetae dioceseos" in cui sostenne che alcuni peccati come i toccamenti di genitali e mammelle non fossero da considerarsi mortali, e quindi riservati all'assoluzione dei Vescovi o del Papa, se effettuati incoscientemente e non in piena coscienza (in pratica una distinzione fra peccati commessi con volontà piena, e quindi mortali, e quelli parziamente involontari, e quindi veniali). Contro questa tesi (e soprattutto contro i Gesuiti) si scagliò, con un libello anonimo - "Epistolae [.] adversus librum inscriprum: Dissertatio [.]" - il domenicano Daniello Concina. La causa venne rimessa alla Congregazione del Santo Uffizio che pronunciò una condanna il 16 aprile 1744. Benzi, di fronte alla condanna, ritrattò, con piena soddisfazione di Benedetto XIV.