Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Livres anciens et modernes

Turci Edoardo, ril.

Girolamo Amati filologo, primo ellenista d'Italia del suo tempo

Il Ponte Vecchio, 2022

pas disponible

Maremagnum.com (Milano, Italie)

Demander plus d'informations
pas disponible

Mode de Paiement

Détails

Année
2022
ISBN
9791259781673
Lieu d'édition
Parigi
Auteur
Turci Edoardo
Pages
pagine 128
Éditeurs
Il Ponte Vecchio
Format
In-8
Thème
1DST
Illustrateur
ril.
Description
Cartonato con sovracopertina illustrata
Jaquette
Oui
Langues
Italien

Description

L'Accademia di Savignano intorno ai secoli XVII-XVIII, sub�n qualche maniera l'influsso culturale della vicina Rimini, tuttavia appare certo come la stessa, beneficiando di una singolare benignit�el destino, abbia avuto origine da eredit�ulturali trasmesse di padre in figlio. �il caso di due Borghesi, padre (Pietro) e figlio (Bartolomeo), uno illustre numismatico, l'altro sommo archeologo; a seguire i due Rocchi, (Francesco e Gino) considerando anche Giulio Perticari uno dei ingegni del classicismo italiano, come anche i due Amati (Pasquale e Girolamo) appunto, l'uno attento ricercatore di notizie storiche e apprezzato scrittore in lingua latina, l'altro, Girolamo proteiforme ingegno in molte cose e per varie ragioni insigne. Fu illustre latinista, esperto di antiquaria ed epigrafia greca e latina, filologo, "scrittore greco" della Biblioteca vaticana ed anche "terzo padre" (assieme a Borghesi e Perticari) della Simpemenia Rubiconia dei Filopatridi (1801), sorta sulle basi della precedente Accademia, detta degli "Incolti" (1651). Girolamo Amati, personaggio schivo, riservato, (era appellato �il solitario della Biblioteca Vaticana�), oper�r un trentennio presso la Congregazione del Concilio e all'Archiginnasio della Sapienza a Roma. I pontefici Pio VI e Pio VII lo nominarono anche custode dell'Archivio segreto Vaticano, poi di quello di Castel Sant'Angelo. Svel�n ingegno le note tachigrafiche greche corrispondente all'odierna stenografia e si dedic�la paleografia e all'archeologia. In campo filologico ebbe il merito di aver contestato la secolare attribuzione del Sublime a Cassio Longino anzich� Dionisio di Alicarnasso. Collabor�n una ventina di articoli di epigrafia e lapidaria, al �Giornale Arcadico� (dal 1820 al 1831) di cui fu anche promotore [Edoardo Turci].