Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Livres anciens et modernes

Rajberti, Giovanni

L'arte poetica di Quinto Orazio Flacco esposta in dialetto milanese

Sambrunico-Vismara Succ. a Pietro Agnelli, 1836

35,00 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1836
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Rajberti, Giovanni
Éditeurs
Sambrunico-Vismara Succ. a Pietro Agnelli
Format
Mm 135x220
Thème
Letteratura latina, Dialetto milanese, Orazio

Description

Volume in copertina rigida coeva, dorso in tela con titolo in oro, 81 pagine con testo latino a fronte e volgarizzazione in dialetto milanese; tagli spruzzati in celeste. Normali segni d'uso ai margini di copertina, peraltro esemplare fresco e ottimamente conservato -- Estrosa, gustosissima avventura traduttoria di Giovanni Rajberti (Milano, 1805 - Monza, 1861), famoso medico, poeta e letterato che fu autore tra l'altro del "Viaggio di un ignorante a Parigi" e de "Il Gatto", e che godette della stima dello stesso Manzoni. "Alla memoria di Carlo Porta milanese [.] Entratomi in capo lo strano capriccio di volgere nel dialetto patrio l'Arte Poetica d'Orazio, mi fu necessità turbar l'ordine, col quale venne a noi tramandata, perchè la lingua del volgo non consentirebbe i subiti trabalzi, e richiami, di che quel dettato ribocca [.] la mia versione risente quà e là, anzi ad ogni tratto, di quel fare sconnesso e rotto, che non mi valse ingegno a toglier di mezzo, perchè sta proprio nel midollo dell'opera originale [.] Aggiungerò, che a rinverdire alcune tinte sbiadite dalla polvere di diciannove secoli, vo' dire a rendere qualche vita ad idee affatto morte per noi, fu forza metterci alcun chè del mio, essendomi però sempre studiato di serbare qualche larva di fedeltà allo spirito del testo: nel che se fortuna sia stata pari ad audacia, giudicheranno i galantuomini".