Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Livres anciens et modernes

Nollet Jean Antoin

Saggio intorno all'elettricità de' corpi, del sig. abate Nollet .Traduzione dal francese. Aggiuntevi alcune esperienze ed osservazioni, che illustrano l'istessa materia, del sig. Guglielmo Watson,

Presso Giambattista Pasquali,, 1747

250,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
1747
Lieu d'édition
In Venezia,
Auteur
Nollet Jean Antoin
Éditeurs
Presso Giambattista Pasquali,
Thème
SCIENZA ESPERIMENTI SCIENTIFICI
Langues
Italien

Description

In 4° piccolo; 254, (2 b.) pp. e 5 c. di tav. compresa l'antiporta incisa (su 6 manca la carta numero 5 posta alla fine del volume). Legatura coeva in pieno cartoncino d'attesa. Qualche macchiolina al margine basso bianco dell'antiporta, un leggerissimo ed ininfluente alone d'umidità alle prime 40 pagine, ininfluente e per il resto esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione ed ancora in barbe. Marca tipografica al frontespizio con Minerva che tiene in mano un libro ed il motto "La felicità delle lettere". A carta N2r inizia con occhietto l'Aggiunta d'esperienze, e d'osservazioni intorno alla natura ed alle proprietadi dell'elettricità, indiritte alla Società Regia di Londra dal signor Guglielmo Watson. Prima edizione italiana di questo importante saggio dedicato all'elettricità scritto dal celebre fisico francese, Jean Antoine Nollet, conosciuto come l'abate Nollet (19 dicembre 1700 – 25 aprile 1770). Notevolissimi sono i suoi contributi nel campo dell'elettricità. Infaticabile studioso, fu in grado di applicare allo studio delle realtà fisiche le proprie conoscenze inventando numerosissimi strumenti scientifici come i primi elettroscopi, una versione "asciutta della bottiglia di Leida. Fu tra i primi ad ipotizzare che i fuochi di Sant'Elmo e i fulmini fossero dovuti a cariche elettriche. Rif. Bibl.: IT\ICCU\CAGE\007730.