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Livres anciens et modernes

Angelini, Cesare

“Appunti di storia della letteratura” [Manoscritto autografo]

3500,00 €

Pontremoli srl Libreria Antiquaria

(MILANO, Italie)

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Détails

Auteur
Angelini, Cesare
Pages
[76] e [41] carte scritte a penna nera al recto e al verso, oltre a 12 fogli sciolti scritti al recto e al verso.
Format
170 x 120 mm,

Description

AUTOGRAFO Documento autografo. Documento in ottimo stato di conservazione. Splendidi quaderni vergati a mano da Cesare Angelini con ogni probabilità negli anni Trenta e da lui pensati come piccole antologie di storia della letteratura dal XIII secolo alla contemporaneità. Fittamente composti per un totale, rispettivamente, di 76 e 41 carte scritte al recto e al verso oltre a 12 fogli sciolti allegati al secondo quaderno, i 2 taccuini in formato 170 x 120 protetti da brossure blu e verdi presentano un andamento parzialmente dissimile: più regolare e didattico il primo nello svolgimento dei molti periodi e movimenti culturali e letterari trattati; più libero e privato il secondo, con frequenti accenni personali ad Anna Maria Bianchi, citata qui come “Anna Maria” o, più frequentemente, solo come “A.M.”. Pavese di nascita, pittrice e già allieva di Romeo Borgognoni e poi moglie di Attilio De Paoli, la Bianchi fu legata ad Angelini da un profondo rapporto d’affetto, a partire dalla loro conoscenza avvenuta nel 1937. Nel particolare, il primo quadernetto – che riporta sulla brossura bianca l’indicazione «1200-1300», benché l’arco di tempo esaminato spazi del XIII al XVII secolo – contiene, dopo le prime tre pagine a carattere privato con riflessioni sul concetto di “intimità” e sulla bellezza dell’autunno lombardo, una ricca parte antologica intitolata «Itinerario attraverso la nostra storia letteraria». Ad essere affrontati in queste carte (non datate ma collocabili nella prima metà degli anni Trenta): le origini della lingua; la poesia popolare nel 1200; Francesco d’Assisi e Jacopone da Todi; la poesia d’arte; i trovadori; i poeti siciliani e quelli toscani; il dolce stil novo; i poeti umoristico-didascalici lombardi e veneti; la prosa del XIII secolo; la letteratura del XIV secolo; Dante; i principali umanisti; Leon Battista Alberti; il Poliziano; l’inizio del Cinquecento; Ludovico Ariosto; Niccolò Machiavelli; Francesco Guicciardini; Torquato Tasso, Bernardino Telesio, Giordano Bruno e Tommaso Campanella; la prosa del Seicento. Simile in complessità il secondo quaderno, anch’esso non datato ma collocabile all’altezza del 1937-1938 grazie a due riferimenti: l’appunto a pagina [4]: «Il 28 ottobre [1937] s’è inaugurata Aprilia» e le annotazioni riguardanti Anna Maria Bianchi conosciuta, come già ricordato, nel 1937. Aperto da un famoso verso di Baudelaire: «Je te donne ces vers» (da «Les fleurs du mal») e seguito da due riflessioni poetiche del sacerdote lombardo, il volumetto autografo prosegue con trascrizioni di passi di Leopardi, Soffici, Baudelaire, Pascoli e Rimbaud prima dei capitoli denominati «Poesia» e «Gesù». A seguire nuove trascrizioni e appunti spesso molto intimi, come nell’annotazione: «Oggi l’A.M. mi ha offerto una manata di fior di calicanto. È come se un sonetto di Petrarca mi fosse improvvisamente fiorito tra le mani, e sbriciolato». A chiudere, fogli sciolti ordinati seguendo le note musicali con riflessioni sparse e affondi sugli scrittori romantici, sugli scapigliati e Lucini, fino all’ultima pagina titolata «E il Manzoni non c’entra col Romanticismo?».

Anno di pubblicazione: [Anni Trenta],


Edizione: documento autografo.
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