Détails
Lieu d'édition
Osnago (LC),
Auteur
Chiavari, Gian Marco - Costa, Corrado
Description
Con lo spavento disegnato a china da Corrado Costa e l'oro di Luigi Mariani.<BR>Cm. 20 x 12,5; 2 fogli con 1 illustrazione a china applicata; copertina /cartella con alette decorata a mano.<BR>Edizione Pulcinoelefante n. 818 del novembre 1994. Stampato in 29 esemplari.<BR>CONDIZIONI OTTIME<BR>Testo di Gian Marco Chiavari, medico e psichiatra infantile per professione ma antiquario, gallerista e storico dell’arte per vocazione. In particolare, Chiavari fu procuratore di Erté in Italia e studioso dell'artista: con lui Erté (al secolo Romain de Tirtoff) stabilì il più importante fra i rapporti che il celebre pittore russo-francese ebbe in Italia. "Per l'artista, Chiavari aveva non solo il compito di garantire l'autenticità delle opere, ma di promuoverne l'immagine e l'opera in toto, tanto che si susseguirono diverse mostre e volumi curati da quest'ultimo: da 'Bronzi di Erté: dal disegno alla scultura' del 1983 all'autobiografia 'Cose che ricordo' edita nel 1987" (da ArsValue.com). Come poeta, fra il 1991 e il 1996 si unì più volte al gruppo di poesie internazionali "Anche per questo" fondato da Francesco Carrozzo. A Parma è ricordato anche per la gestione della Galleria Borgobello insieme a Giuseppe Iervolino.<BR>Corrado Costa (1929 - 1991) nasce a Mulino di Bazzano (PR) e inizia a comporre poesie fin da giovanissimo. Dal 1964 è fra i redattori delal rivista “Malebolge”, su cui pubblica poesie e interventi critici. Con altri scrittori, condividerà, pur rimanendone ai margini, l’esperienza del Gruppo 63 che si occupa di poesia verbo-visuale in Emilia-Romagna: poesia come negazione del discorso, contaminazione di vari codici linguistici, tecnici e scientifici. Negli anni Sessanta e Settanta, si dedica anche a saggistica, grafica e critica artistico-letteraria pubblicando scritti, disegni e poesie su periodici quali “Alter Alter”, “Il male”, “North”, “Nuova corrente”, “Invisible city”, “Il Verri”. E' autore e redatore anche delle riviste “Il caffè”, “Quindici”, “Tam Tam”. Nel 1965 inizia ad esercitare la professione di avvocato. Nel 1964 esce la sua prima raccolta di poesie “Pseudobaudelaire”, pubblicata dall’editore Scheiwiller-“All’insegna del pesce d’oro” nella collana Poesia novissima. Dalla seconda metà degli anni Sessanta spazia dalla prosa al poema, dal testo teatrale ai fumetti, dal saggio di critica a quello di drammaturgia, dalla pittura alla grafica. Partecipa a eventi nazionali e internazionali quali reading poetici, performance anche radiofoniche e televisive, collaborando con artisti e gallerie d’arte. Accanto alle pubblicazioni che lo vedono come unico autore, Costa collaborerà più volte nel corso degli anni fino alla sua morte con artisti e poeti italiani e stranieri. Sono opere che spesso si configurano come libri d’artista o come produzioni editoriali con tirature limitate. Il libriccino “Bricolage del maschilista” uscito postumo, è una di quelle.<BR>