Calendario volgare secondo il ritto Ambrogiano, che serve anco al Romano. Nel quale si contengono molte cose veramente degne d'essere sapute, utilissime e giovevoli ad ogni qualità di persone, come nel foglio seguente si dichiara.

In-8°; 54 cc.; incisione in legno al verso della quarta carta e al verso dell'ultima. Legatura posteriore in piena pergamena, tassello in marocchino rosso al dorso con titolo e semplici fregi in oro, tagli spruzzati di blu. Margini sobri, qualche lieve alone al principio ed in fine, segno di tarlo al margine esterno bianco a partire dalla carta segnata C4 fino a E2. Assai raro almanacco milanese cinquecentesco, compilato dal gesuita Paolo Morigia (1525-1604), con il calendario basato sul rito Ambrosiano. Queste pubblicazioni effimere, annuali, avevano un carattere popolare e non avevano la pretesa di durare più dell'anno in corso evidentemente.
Riportavano notizie sui giorni dedicati ai santi, le festività milanesi, elenchi di reliquie, giorni di chiusura del senato, date di pubblicazione di decreti, bolle ecc., un elenco delle chiese sul territorio, i giorni stabiliti per il digiuno, il numero di ufficiali religiosi di origine milanese, le stazioni per le indulgenze, un elenco delle offerte di carità dovute in particolari celebrazioni. Inoltre sono tracciate le ore per alba e mezzogiorno per l’anno 1597 e si trovano i lunari per gli anni dal 1597 al 1612. Infine si trova una tabella con l’ora precisa in cui suonano le campane del Duomo per ogni mese ed occasione dell’anno.