Chalcidii Viri Clarissimi Luculenta Timaei Platonis traductio, & eiusdem argutissima explanatio…

In-folio; LXX, (2) cc. di cui l'ultima bianca; frontespizio entro bella cornice xilografica con al centro la celebre marca tipografica di Badius che ritrae le maestranze al torchio di stampa, iniziali incise in legno su fondo nero. Legatura settecentesca in tutto cartoncino ricoperto da carta colorata, tassello cartaceo al dorso con titolo manoscritto (lievi tracce d'uso, taglio e strappetti al piatto anteriore). Lievi fioriture a qualche carta, alcune note manoscritte marginali coeve, lievi gore agli ultimi quaderni. Firma di possesso settecentesca alla controguardia posteriore "Caietanus Benedictus Mori Ubaldini". Prima edizione della traduzione latina del Timeo di Platone da parte del filosofo neoplatonico Calcidius. L’edizione, uscita dai torchi del tipografo parigino Josse Badius, è curata dall’umanista e vescovo di Nebbio Agostino Giustiniani.
La traduzione del Timeo di Calcidio, che si limita alla prima parte del testo (dall’Introduzione con Crizia e la storia del viaggio di Solon fino alla discussione della creazione divina con fuoco, terra, aria e acqua) fu a lungo l’unica disponibile, fino al XII secolo, e da questa dipendono la maggior parte delle glosse e dei commenti medievali; continuò a essere influente anche nel periodo rinascimentale. Brunet IV, 703. Renouard, Badius III, p.170. Adam II, 1473.