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Livres anciens et modernes

Gioacchino Volpe, Andrea Ungari, Eugenio Di Rienzo

Da Caporetto a Vittorio Veneto

Rubbettino, 2018

14,25 € 15,00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italie)

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Détails

Année
2018
ISBN
9788849852547
Auteur
Gioacchino Volpe
Pages
130
Série
Saggi (387)
Éditeurs
Rubbettino
Format
225×145×15
Edité par
Andrea Ungari
Thème
Italia-Storia, Guerra mondiale 1914-1918, Prima guerra mondiale, Storia d’Europa, Italia, 1914-1918 circa (periodo della Prima Guerra mondiale)
Préface par
Eugenio Di Rienzo
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Ripubblicare oggi il volume di Gioacchino Volpe dedicato alla disfatta di Caporetto e alla ripresa italiana che portò all’affermazione di Vittorio Veneto non vuol dire soltanto riportare all’attenzione dei lettori un classico della storiografia italiana arricchito, in questa edizione, da importanti inediti dell’autore. Il vero e attualissimo interesse di questo volume è nel tentativo di Volpe di analizzare la severa sconfitta dell’ottobre 1917 dalla prospettiva del «fronte interno», per creare un approfondito saggio storico-sociologico dell’Italia in guerra. Da questa visuale Caporetto appare a Volpe come l’effetto del distacco degli italiani verso «un’ancora mal conosciuta patria» e della fragilità dei vincoli di appartenenza civile che ne derivavano. Era un distacco che non riguardava solo il «popolo delle trincee» ma che albergava anche nelle classi dirigenti del Paese e che portava lo storico a investigare, senza pregiudizi, le agitazioni proletarie, i moti socialisti, la propaganda neutralista e disfattista. Ma anche le condizioni di lavoro della manodopera impegnata nello sforzo bellico, nei cui quadri il «senso dello sfruttamento era acuito dai grandi guadagni padronali, ottenuti durante il conflitto, a scapito dei guadagni operai». Suonata l’ora della riscossa, questi fattori negativi non scomparvero. Volpe fu obbligato ad ammettere, insieme a Croce e a Prezzolini, che i «veleni di Caporetto» non furono debellati neppure dalla vittoria militare. Quelle tossine, a lento rilascio, compromisero, infatti, la posizione internazionale dell’Italia al tavolo della pace e sconvolsero violentemente nel dopoguerra il tessuto sociale e politico della nostra comunità nazionale. Introduzione di Eugenio di Rienzo.
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