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Livres anciens et modernes

Luigi Cannillo, Davide Romagnoli

Dal lazzaretto

La Vita Felice, 2024

11,40 € 12,00 €

La Vita Felice - BookTime

(Milano, Italie)
Fermé jusqu'au 22 août 2025.

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Détails

Année
2024
ISBN
9788893467957
Auteur
Luigi Cannillo
Pages
76
Série
Le voci italiane (133)
Éditeurs
La Vita Felice
Format
198×136×17
Thème
Poesia di singoli poeti, Poesia moderna e contemporanea (dal 1900 ca. in poi)
Préface par
Davide Romagnoli
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

"Una raccolta, questa ultima di Cannillo, che è dedicata «a noi, così pochi, che n’usciamo a salvamento», per mantenere l’esergo manzoniano citato, ma anche alla controparte di coloro che non sono sopravvissuti, e non può che essere una dedica che è anche il motivo e la forza aggregante della riflessione – ancora tutta in dimensione umana – di cui il Lazzaretto, e la sua ombra secolare, si fa specchio. Ed è una riflessione, certamente, che si pone «a futura memoria», dialogando con le epoche della storia e le età dell’individuo, arrivando perfino a parlare ai bambini che sono nostri genitori, sapientemente mescolando il tutto in quello che sembra fascinosamente un flusso unico e mai nettamente dicotomico tra queste identità temporali e, quasi, alle due reazioni dello stupore per il luogo/ simbolo. Siamo noi, infatti, rimasti, ad ammirare le vestigia – vieppiù funeste e connotate di un cielo ancora così simile a quello manzoniano – di un nostro passato che resta vicino, anche e non solo in figura geografica, comunque esemplificate dai luoghi natali e adolescenziali limitrofi, ma anche delle nostre auto-narrazioni, poetiche e letterarie; ancora noi, «Figure in posa sulla spianata/ mentre del vecchio Lazzaretto resta/ ormai solo il colonnato nord», che guardiamo le nuove case costruite a «battezzare il Novecento», riflessi in quelle finestre dove rifletterci e riflettere su chi siamo, adulti restati «a distanza», forse dal tempo, dalla storia, che riflettono su cosa rimane del dolore di gioventù così come delle sue antiche vestigia, anche storico-letterarie, del passato, proprio e, probabilmente, anche collettivo." (dalla prefazione di Davide Romagnoli)
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