Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

SCIOPERI DI POSTE ITALIANE: RITIRI E CONSEGNE NON SONO GARANTITI. CI SCUSIAMO PER IL DISAGIO.

Livres anciens et modernes

Bruce William.

De Tartaris diarium.

Francoforte, apud heredes Andreae Wecheli, 1598.,

900,00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Auteur
Bruce William.
Éditeurs
Francoforte, apud heredes Andreae Wecheli, 1598.

Description

In-folio; 12 cc. Legatura posteriore in tutto cartoncino. Lievi bruniture e poche fioriture. Prima edizione di questa breve ma affascinante descrizione della Crimea, dei tartari e della storia dell'antica conquista della Crimea da parte di Tamerlano, opera dello scozzese William Bruce, il primo agente diplomatico degli Stuart nella confederazione polacco-lituana.
Dalla natia terra nella contea di Caithness, Bruce (1560 ca.–dopo il 1613), dopo gli studi in Francia e alcuni soggiorni in Italia e a Wurzburg, si ritrovò dal 1594 circa a insegnare diritto nell’accademia polacca di Zamość fondata dal cancelliere Jan Zamoyski. La vicinanza con il cancelliere gli permise di assistere all’incontro con l’ambasciatore dei Tartari in Polonia, il genovese Antonio Spinola da cui derivò la stesura di questo resoconto. Poco dopo Bruce iniziò a ottenere incarichi diplomatici ufficiali da parte della corona inglese, diventando egli stesso ambasciatore in Polonia nel 1602 e agente ufficiale del re. Cordier, Sinica, 2711. A. Biegańska, The Learned Scots in Poland (From the Mid-Sixteenth to the Close of the Eighteenth Century), in Canadian Slavonic Papers/Revue Canadienne Des Slavistes 43, no. 1 (2001), pp.1–27, cfr. pp. 18-19. A. Kalinowska, ‘Pardon me my Lord, that I wrytte to your honor in Scottish.’: William Bruce as the first Stuart diplomatic agent in the Polish-Lityhuanian Commonwealth, in “Scotland and Poland: Historical Encounters, 1500-2010”, a cura di T. Devine, D. Hesse.
Logo Maremagnum fr