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Livres anciens et modernes

Piccolomini Alessandro.

DELLA INSTITUTION MORALE DI M. ALESSANDRO PICCOLOMINI LIBRI XII. Ne' quali egli levando le cose soverchie, & aggiugnendo molte importanti, ha emendato, & à miglior forma, & ordine ridotto tutto quello, che già scrisse in sua giovanezza della Institution dell'huomo nobile.

Appesso Giordano Ziletti, 1569

500,00 €

Pera Studio Bibliografico

(Lucca, Italie)

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Détails

Année
1569
Lieu d'édition
In Venetia
Auteur
Piccolomini Alessandro.
Éditeurs
Appesso Giordano Ziletti
Thème
TESTI ANTICHI. Dalle origini al 1830, EDITORIA
Jaquette
Non
Etat de conservation
Acceptable
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Condition
Ancien

Description

Opera dedicata a G. Battista Stella. Cm.20,8x15. Pg.(40), 559, (1). Legatura in piena pergamena semirigida coeva con tracce di titoli calligrafati al dorso. Lievissime sottolineature ad inchiostro. Esemplare privo dei fogli di guardia. Lieve vecchio alone all'angolo inferiore esterno del volume. Marca tipografica con stella con coda al frontespizio, in cornice decorativa, con il motto "Inter Omnes". Capilettera calcografici. Seconda edizione della "Istituzione morale", opera umanistica in volgare che raccoglie i dettami necessari per l'educazione del perfetto gentiluomo cinquecentesco. Pubblicato nel 1560 sempre dallo Ziletti, è un rifacimento ampliato del "De la institutione di tutta la vita de l’homo nato nobile e in città libera…" del 1542, basato sull'etica aristotelica. Vi si tratta diffusamente di formazione dei giovani, di virtù e nobiltà umane, di propensione all'amore, all'amicizia, alla felicità, oltreché di economia, astrologia e cosmografia. Ne è autore il poligrafo Alessandro Piccolomini (Siena, 1508-1578), appartenente al casato di Papa Pio II, che fu tra i fondatori della Accademia degli Intronati con il nome di Stordito e docente di filosofia morale nell'ateneo padovano. E' ricordato come il principale drammaturgo senese del XVI secolo, e di lui ci sono giunte due commedie, l’"Amor costante" e l'"Alessandro", oltre al "Dialogo de la bella creanza de le donne", altrimenti conosciuto come la "Raffaella", ed a "De la nobiltà et eccellenza de le donne". > Gamba, 1577, in riferimento all'edizione 1560, "E' una delle opere più pregevoli e meglio scritte del Piccolomini.". Adams, II, P-1105, censisce l'edizione 1575. Zarri, "Donna, disciplina, creanza dal XV al XVII secolo", 2017. Pellegrini, "Il "fondo senese" del Monte dei Paschi", 24, "Ristampa leggermente modificata nel titolo dell'opera filosofica del Piccolomini". Codice libreria 160031.
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