Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Livres anciens et modernes

Galeotto Marzio, Giacomo Moro

Detti e fatti insigni di Mattia Corvino re d’Ungheria. Testo latino e traduzione commentata

Agorà & Co. (Lugano), 2016

pas disponible

Agorà & Co. (Sarzana, Italie)

Demander plus d'informations
pas disponible

Mode de Paiement

Détails

Année
2016
ISBN
9788897461845
Auteur
Galeotto Marzio
Pages
204
Série
Rara itinera (2)
Éditeurs
Agorà & Co. (Lugano)
Traducteur
Giacomo Moro
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Frutto dei soggiorni ungheresi dell’autore, l’opera che qui si presenta (1485), ricca di spunti autobiografici, è la composizione letterariamente più felice di Galeotto Marzio, singolare figura di grammatico curioso di tutte le artes: medicina, filosofia, astrologia, chiromanzia, e altre ancora. Nato a Narni tra il 1423 e il 1428, allievo a Ferrara di Guarino Veronese, Marzio fu attivo tra Padova, Montagnana, Bologna e, in brevi ma intense visite, in Ungheria. Dedicato a Giovanni (János), figlio del re Mattia Corvino, quasi in funzione di speculum principis, e finora mai proposto integralmente al pubblico italiano, lo scritto evoca vivacemente, con qualche punta di malizia anticlericale, trattative diplomatiche, teatri di guerra, tornei, recite di giullari, banchetti reali e dispute erudite. Grande assente (o meglio, appena evocato) il Turco, che preme ai confini.