Difesa della Congregazion Colloritana. S.l.n.d. (Napoli, 1750 ca.).

Folio (cm.29,5x20,5), pp. 36. Fregio ornam. al frontespizio e capolettera ornato. Accorato appello contro la soppressione della Congregazione Coloritana, istituzione monastica fondata nel 1546 dal ven. Bernardo Milizia di Rogliano, nel romitorio di Colorito (Morano Calabro). La Congregazione, aggregata agli Agostiniani, si diffuse, con una decina di case, in Calabria, in Basilicata ed a Napoli, città ove aveva il principale convento, Santa Maria della Fede. Venuta in decadenza, nel 1747, la Curia generale agostiniana inviò come visitatore il P. Prospero Cosentino, per verificare se vi fossero i presupposti per un rinnovamento. Il visitatore, dopo due anni, nel 1749, inviò una relazione alla Santa Sede, nella quale descriveva una condizione di degrado assoluto ed irreversibile, con i monaci abbandonati ad una vita languida e decadente. Di conseguenza Benedetto XIV, nel 1751, ne decretò la soppressione. Questa difesa della Congregazione fu scritta subito dopo l’invio della relazione del P. Cosentino alla Santa Sede, perorando soprattutto le ragioni del convento napoletano di Santa Maria della Fede. Fu pubblicata anonima e senza dati tipografici per le gravi rimostranze contro il P. Cosentino accusato di non aver svolto con onestà e scrupolo il suo incarico e di essere stato un avido profittatore e contro il Generale degli Agostiniani accusato di non volere la riforma dei Coloritani ma di bramare le loro rendite. Rarissimo, non censito in ICCU.