Fiesole distrutta.

In-4°; 3 cc. (frontespizio e ritratto incisi e carta did edica), 198 pp. Legatura dei primi anni dell'ottocento in mezza pelle con titolo e fregi in oro al dorso. Seconda edizione dopo quella del 1619 del poema eroico sulla fondazione di Firenze che diede massima fama a Gian Domenico Peri (1564-1639), un contadino di Arcidosso, sul Monte Amiata, dallo straordinario talento poetico, apprezzato, tra gli altri, anche da Galileo e da letterati e musicisti della Camerata de’ Bardi. "Degno d'essere rammentato è il poema del Peri, perchè opera d'un rozzo villano, che, ha avuto da natura il genio della poesia." (Belloni).
"Il poema, in 20 canti in ottave, e la maggiore e forse la migliore opera del celebre poeta contadino." (Vinciana).
Il frontespizio ed il ritratto del Peri sono incisioni in rame di Jacques Callot: "To provide a book with the portrait of the author or the person to whom it was dedicated, surrounded by a rich allegorical and emblematic frame, was a Baroque custom. Callot designed several of these portraits. The most charming is that of Giovanni Domenico Peri, heading his book Fiesole distrutta, published in 1619. Peri was a maître populaire, a Douanier Rousseau of poetry, a simple peasant from Arcidosso who, under the influence of Ariosto and Tasso, wrote verses dedicated to the Grand Duke Cosimo, his Maecenas. Callot surrounded the effigy with the implements of the author s calling: hay-forks, rakes, shovels, baskets, a ploughshare, and two stately oxen. The hub of the wheel, cleverly devised, serves as an inkstand" (Benesch). Moreni II, 175. Vinciana 2831. Olschki, Choix, 18610. Belloni, Storia letteraria d'Italia: Il Seicento, pp. 141-42. Lieure 304. Meder 432-433. O. Benesch, Artistic and Intellectual Trends from Rubens to Daumier as shown in Book Illustration, New York-Cambridge, 1969.