Henry Monnier. Sa vie, son oeuvre avec un catalogue complet de l' oeuvre et 100 gravures fac - simile

In-8°, pp. (2), 399, (1), bella legatura del tempo m. pelle e angoli con titolo e fregi in oro su dorso a nervetti. Sguardie policrome a coda di pavone. 100 disegni litografati f.t. riproucenti opere di Monnier. Sparse quanto usuali fioriture. Ottimo esemplare. Prima edizione, prima tiratura, di questo studio su Monnier e le sue caustiche caricature della vita parigina del XIX secolo. Segue, in fine, un catalogo dell'opera letteraria e litografica di Monnier. Henry Bonaventure Monnier (Parigi, 1805-ivi, 1877), scrittore, disegnatore e anche attore, fu acuto commentatore del costume e della realtà quotidiana francesi in numerosi albi ('Postillons et cochers', 'Les Grisettes', 'Les quartiers de Paris', 'Scènes populaires', etc.) in cui sfruttò le acute osservazioni fatte durante il suo precedente impiego burocratico, illustratore di classici (tra l'altro le 'Fables' di La Fontaine), frequentatore degli ateliers di Girodet e di Gros. Egli fu anche il creatore del popolare personaggio di Joseph Prudhomme, prototipo del borghese della vecchia Parigi dalla mentalità spicciola e mediocre dallo stesso Monnier poi impersonato in teatro. 'Il réussit en effet à créer un monde dont la vérité nous amuse en même temps qu'elle nous fait honte. Il nous permet enfin de regarder d'un oeil neuf la société qui nous entoure, moins éloignée peut-être de Monnier et de son époque que nous ne pourrions le penser' (Axel Preiss in 'Dictionnaire des littératures de langue française'). Champfleury, al secolo Jules François Felix Fleury-Husson (Laon, 1821-Sévres, 1889), prolifico romanziere imitatore di Balzac, lasciò numerosissime opere di storia letteraria e artistica e fu uno dei primissimi a intuire il genio pittorico di Courbet. Il personaggio di Marcel nelle Scènes de la vie de bohème di Murger (e di Marcello nell'opera pucciniana) è in parte modellato sulla sua figura. Vicaire, II, 207. Thieme/Becker, XXV, 70. Riggs, 514 (conoscolo solo la seconda tiratura del 1889). Talvart, I, 354.