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Livres anciens et modernes

Palladio Giovan Francesco Degli Olivi.

Historie della provincia del Friuli

appresso Nicolo' Schiratti, 1660

1400,00 €

Perini Libreria Antiquaria

(Verona, Italie)

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Détails

Année
1660
Lieu d'édition
Udine
Auteur
Palladio Giovan Francesco Degli Olivi.
Éditeurs
appresso Nicolo' Schiratti

Description

In 4° grande (mm 310x216), pagg. (12), 495, (12); 334, (10) compresi: occhietto, elegante antiporta inciso su rame raffigurante lo stemma gentilizio del Conte Giacomo Gabriel, a cui è dedicata l'opera; frontespizio in rosso e nero con vignetta che riporta armi del Gabriel, numerosi capilettera istoriati in xilografa così pure testatine e finalini.<BR>Solida legatura in pergamena muta ottocentesca con applicazione della antica pergamena originale rimontata ai piatti e al dorso. Sguardie moderne.<BR>Prima edizione di questa nota e ricercata opera divisa in due parti, dove vengono narrati gli avvenimenti storici friulani dal 452 al 1658, proseguendo quindi, la "istoria latina " scritta da Enrico Palladio, zio di Giovan Francesco, che si fermava agli avvenimenti dell'anno 1462. <BR>L'autore, giurista ecclesiastico e storico di Udine (1610-15), si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova nel 1638, ma dopo un breve esercizio della professione forense ottenne un beneficio ecclesiastico con il titolo di abate e diresse la pieve di Latisana. Fu iscritto all'Accademia udinese degli Sventati con il nome di "il Ferace". Morì nel 1669. L'opera a cui è legata la sua fama è la continuazione della storia del Friuli dello zio, non più in latino ma in volgare, ripresa là dove quest'ultimo l'aveva interrotta, vale a dire dalla caduta di Aquileia dal 452 per arrivare al 1658 con metodo annalistico.<BR>Il lavoro, Historie della Provincia del Friuli, venne pubblicato nel 1660 in due volumi. La storia del P. è costruita su una ricca raccolta documentaria, anche se per i fatti più lontani nel tempo ripete luoghi comuni non sottoposti a verifica, come l'identificazione di Udine con la romana Forogiulio, ripresa da Enrico Palladio, ma in linea con la volontà di celebrazione della città.<BR>Pur con i limiti propri della storiografia del Seicento, l'opera del P. offre una serie ordinata di notizie che, dopo il lavoro di Giovanni Candido, costituiscono nuovi elementi di costruzione di una storia del Friuli. Liruti asserisce che presso gli eredi rimanevano sue opere in prosa e in versi composte per l'Accademia degli Sventati, oltre a manoscritti a carattere legale. Nel fondo Joppi della Biblioteca civica di Udine si conservano alcune rime; nel fondo principale della stessa una Collectanea legalis di voci in ordine alfabetico, parzialmente compilate.<BR>Buon esemplare, nota manoscritta all'occhietto. Presenta minime mende quali: tarlo al margine est. da pag. 385 a 394; tarletto saltuario ai margini inf. da pag 439 a 460; nella seconda parte del tomo, sempre saltuario a poche pagg. marg. inf. (da 5 a 24); le prime dodici pagine del primo libro sono con minimo restauro di pochi mm ai margini, cosi pure da pagg. 43 a 46 nel secondo libro, sempre minimo restauro ai margini che riguarda le ultime pagg. da 331 a 334 fino alla fine, saltuari e minimi aloni e tracce di sporco superficiale ai margini. <BR>Lozzi, I, 2051; Michel VI, pag.58; Di Manzano, pag. 147. <BR>
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