Livres anciens et modernes
Pietro Aretino, Adriano Spatola, Roberto Roversi
I RAGIONAMENTI. Un bestseller avanti lettera del realismo moderno. (In appendice: L'iperspazio linguistico dell'Aretino.)
SAMPIETRO, 1965
11,99 €
Studio Maglione Maria Luisa
(Napoli, Italie)
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Détails
Description
L'autore di quest'opera incriminata, relegata frettolosamente fra le cose turpi della nostra letteratura, è tal personaggio che meriterebbe una considerazione maggiore e un esame più attento di quelli che fino a pochi anni fa gli erano riservati. Oggi si può almeno discutere senza scandalo dell'Aretino come di una figura rappresentativa, tipica e anche importante. I Ragionamenti sono un affresco magmatico, a tinte dense e colanti, della società rinascimentale, un imponente rapporto Kinsey, meno rigoroso. ovviamente, ma più pit toresco e movimentato, più sregolato: compiuto utilizzando una campiona tura dettagliata e dall'interno; cioè da chi partecipava degli stessi difetti che si proponeva di discutere o di rappresentare, ne conosceva in un certo senso tutti gli orrori e non intendeva affatto colpirli ma descriverli partecipandone. C'è tuttavia, in questo gran de racconto in questo codice dei vizi, una rabbiosa sospensione di giudizi, come una indifferenza a concludere, a giudicare. All'autore basta descrivere, non dico neppure raccontare: abilità stilistica, la sua capacità di comporre, è tutta almeno al limite d'istinto; provocatoria ed esagitata, direi rumorosa; simile a chi racconta ad alta voce, fra parecchi ospiti che ascoltano. Mentre uomini e donne si coricano, ad esempio, in una sarabanda di letti che suonano, si muovono le cose; ed è più vivo e vitale, più drammatico, in un certo senso, l'ambiente che li raccoglie e li difende; o che tuttavia consente con i loro amori. Che poi queste storie d'amore, o questa lunga storia d'amore (amore che si consuma о соmunque si compie rapidamente; e non si strugge, non delira) conducano alla fine a una forma di sazietà affaticata, una ridondanza non dico repellente a ma esausta, esaurita è dovuto alla monotonia sforzata del racconto che si torce in sé, si riepiloga e regredisce e s'intreccia più che distendersi in una organicità strutturalmente definita. L'Aretino è più sbrigativo ed equivoco ad un tempo; è meno sagace ed è più astuto dei moralisti ufficiali; è più interessato e meno disponibile ai richiami dei sentimenti o della ragione che si strugge. Il sesso, nelle sue pagine (almeno in queste pagine) è un sesso senza tormento; una sensualità secca, ghiotta, decisa, senza imprevisti; con un unico scopo; non è turbata in senso moderno (nevrotica ed equivoca; drammatica); e tuttavia, per la verità, neppure è grossolana e semplicistica al modo dei trecentisti più scurrili; né è sen-za contorni o sfumature; ma queste sfumature, che talvolta abbondano, non sono psicologiche ma ambientali. L'esordio (La vita de le monache) è e distorce, opprimente contaminandola, un po' tutta la prospettiva generale. Questa parte risente di una malevolenza ispida e sgraziata, fatta di umori recalcitranti, e risulta eccezionalmente.
Informazioni bibliografiche
Titolo: I ragionamenti. Un bestseller avanti lettera del realismo moderno
Autore: Pietro Aretino
Editore: Bologna: Sampietro Editore, 1965
Collana: Volume 1 di Collana ’70
Lunghezza: 277 pagine; 20 cm
Premessa di Roberto Roversi
In appendice: L'iperspazio linguistico dell'Aretino di Adriano Spatola
Data ricavata dalla sovraccoperta.
Soggetti: Critica Letteraria Saggi Letterari Letteratura Italiana Rinascimento Cinquecento Umanesimo Sonetti Lussuriosi Baldassarre Castiglione Cortigiani Firenze Venezia Jacopo Sansovino Tiziano Dubbi Amorosi Giovanni Dalle Bande Nere Mantova Ariosto Classici Letterati italiani 1500 Cultura intellettuali rinascimentali Mecenatismo I Modi Le 16 posizioni Erotismo Pornografia Incisioni erotiche Marcantonio Raimondi Disegni Giulio Romano Collezionismo Literature Collectibles Out of print Books Libri rari Vintage fuori catalogo Renaissance Humanism Literary Criticism Essays Italian 16th Century Sonnets Lustful Courtiers Florence Venice Doubts Mantua Classics Love Men of Letters Culture Intellectuals Patronage Manners Positions Eroticism Pornography Erotic Engravings Drawings
Dalla premessa: Nato di bassa lega, in una società in cui soltanto i «potenti» valevano (fossero essi principi, regnanti, alti prelati o artisti di genio); subito irretito dall'astio del proprio stato e dalla volontà di progredire e di primeggiare puntando su innegabili «qualità» naturali (che via via si affinavano, rodandosi, nei contrasti della vita e nella rapida ascesa al potere); l’autore di quest’opera «incriminata», relegata frettolosamente fra le cose turpi della nostra letteratura, è tal personaggio che meriterebbe una considerazione maggiore e un esame più attento di quelli che fino a pochi anni fa gli erano riservati. Oggi si può almeno discutere senza scandalo dell’Aretino come di una figura rappresentativa, tipica e anche importante; come di un «grosso» scrittore, a cui per essere grande, davvero grande, mancarono una più riposata attenzione allo svolgersi ed emanciparsi del proprio lavoro e meno interessati pretesti per esibirsi in pubblico, disdegnando misura e studio («ho partorito ogni opera quasi in un dì»; «né di mio si vede mai lettera che passasse un foglio»). Ma era la «brama» a spingerlo, a pungolarlo, con una persistenza amara, cattiva (e per brama intendo una precisa fame di cose e di risultati, di successi mondani pubblicamente largiti); la brama di accumulare e primeggiare, seguendo gli esempi del tempo; costringendolo essa ad un operare rapido, secondo una programmazione di fini e di lucro «mondani» in tutto pari, per intemperanza ed estro, a quelli esercitati ai nostri giorni dai più esperti e tenaci arrampicatori sociali.