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Livres anciens et modernes

Mario Segni, Agostino Giovagnoli

Il colpo di Stato del 1964. La madre di tutte le fake news

Rubbettino, 2021

12,35 € 13,00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italie)

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Détails

Année
2021
ISBN
9788849865295
Auteur
Mario Segni
Pages
186
Série
Storie
Éditeurs
Rubbettino
Format
227×149×18
Thème
Italia-Storia, Colpo di Stato, Storia d’Europa, Controllo politico e libertà civili, Italia, 1960–1969
Préface par
Agostino Giovagnoli
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

Nel 1967, un clamoroso scoop su «L’Espresso» di Eugenio Scalfari a firma di Lino Jannuzzi accusava il Presidente della Repubblica Antonio Segni e il comandante dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni De Lorenzo, di avere organizzato un colpo di Stato durante la crisi di governo del luglio 1964. Nonostante i pronunciamenti contrari del Tribunale di Roma e della Commissione d’inchiesta parlamentare, la gran parte della storiografia e della pubblicistica sposò questa tesi. A lungo è stato raccontato che la democrazia italiana era stata messa in pericolo dal cosiddetto “piano Solo”, un piano eversivo ordito dai vertici dell’Arma dei Carabinieri. Negli anni successivi, una stampa e una cultura sempre più egemonizzate dalla sinistra dipinsero la Democrazia cristiana come un partito “golpista”, pronto ad ogni avventura, persino a coprire e utilizzare “la violenza di Stato” pur di sbarrare la strada alla crescente avanzata del Partito comunista. Nulla di tutto questo è vero. È stata una gigantesca fake news, la prima nella storia repubblicana, e forse la più imponente. Non ha semplicemente descritto la storia in maniera sbagliata; ha inventato fatti non veri, ha convinto gran parte della pubblica opinione che era stata messa in atto un’eversione in realtà mai esistita, ha dipinto come golpista un partito che, pur con errori e difetti, ha garantito la stabilità democratica del nostro Paese nell’epoca della Guerra fredda. Questo libro, che si avvale di un’esclusiva documentazione inedita, provvede a smontare i falsi racconti della storia di quegli anni, contribuendo a riscriverla con il rispetto della verità dovuto all’opinione pubblica. Introduzione di Agostino Giovagnoli.