Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Panizza Giacomo

Il dono e la città. Sul futuro del volontariato

Bibliotheka Edizioni, 2024

17,10 € 18,00 €

Maremagnum.com

(Milano, Italie)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2024
ISBN
9788869349034
Auteur
Panizza Giacomo
Pages
pagine 152
Série
Reti
Éditeurs
Bibliotheka Edizioni
Format
In-8

Description

Curare il disagio non è un mestiere esecutivo privo di responsabilità, non è un mestiere operativo senza intelligenza, non è un mestiere che si possa svolgere da soli. Anche per questo il tanto declamato principio di sussidiarietà non deve servire al volontariato come alibi per esautorare la responsabilità pubblica, ma per rimettere al primo posto gli esiti liberanti e socializzanti del welfare. Se la salute diventa un'azienda, la scuola un'impresa, la gestione dell'ambiente e dell'acqua una questione di mercato, il cosiddetto terzo settore viene messo all'angolo. E le sue anime interne - gestionale, assistenziale, movimentista, imprenditoriale - si differenziano e si distanziano tra loro, andando in conflitto. Per certi aspetti, il volontariato che gestisce servizi assomiglia oggi, nei metodi, ai servizi del privato for profit. Per questo è necessario che esso torni a imprimere a sé stesso un indirizzo culturale e politico, decidendosi a svolgere un servizio «pubblico» capace di superare la trappola del mero mercato dei servizi sociali. Le associazioni di volontari non sono destinate a mettere cerotti improvvisati a pubbliche amministrazioni incuranti del welfare e dei diritti di chi ha più bisogno. I corpi intermedi della società non si aggregano per arginare le distrazioni o le malefatte della politica e del mercato. E costituiscono luoghi privilegiati non quando distribuiscono doni consolatori, ma se accompagnano le persone a mettere in moto la solidarietà, la condivisione e l'accoglienza, e quando generano e rigenerano fiducia negli abitanti di un territorio. Abbiamo bisogno di volontariati diversificati che si rafforzino spingendosi anche oltre l'ambito sociale, dando maggior consistenza anche ad altri settori quali la protezione civile, l'ambiente e l'energia, i beni culturali, gli stili di vita rispettosi della decrescita dei consumi, la cittadinanza partecipata, l'educazione a pratiche civiche costruttive di comunità locali. Perché non solo il volontariato sociale, ma l'intero arcipelago dei volontariati è un potenziale messaggero di legalità e di coesione.
Logo Maremagnum fr