Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Libri antichi e moderni

Georg Groddeck

IL LIBRO DELL'ES. LETTERE DI PSICOANALISI A UN’AMICA

BOMPIANI, 1981

10,79 € 11,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

Parla con il Libraio

Metodi di Pagamento

Dettagli

Année
1981
Lieu d'édition
MILANO
Auteur
Georg Groddeck
Volume
1
Série
Volume 249 di Tascabili Bompiani
Éditeurs
BOMPIANI
Format
22 cm
Thème
Psicanalisi, Psicologia, Lettere, Carteggi, Teorie
Description
BROSSURA
Jaquette
Non
Etat de conservation
Comme neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Premiére Edition

Descrizione

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. COME NUOVO, MAI SFOGLIATO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO.

Medico famoso, uomo affascinante e paradossale, Georg Groddeck (1866-1934) fu il primo che si valse dei metodi psicoanalitici nella cura delle malattie organiche; fu anche il solo, fra i pionieri della psicoanalisi, a non voler mascherare quella componente di guaritore, di mago, che deve esserci in chi opera sulla psiche dell’uomo. Egli teneva a precisare di non aver nulla a che fare con la scienza psicoanalitica, sebbene Freud, suo estimatore e maestro, lo assicurasse del contrario.
Groddeck diffidava delle teorie troppo rigide, era insofferente di ogni gergo tecnico e mai avrebbe rinunciato alla sua fantasiosa ironia. È naturale perciò che la sua opera più nota, Il libro dell’Es, pubblicato per la prima volta a Vienna nel 1923, sia il meno accademico, il meno ortodosso fra i testi salienti della psicoanalisi, quello che sfugge a ogni classificazione, anche perché frutto di una rara felicità di scrittura. Trattato psicoanalitico sotto forma di romanzo epistolare, pedagogia radicale, piegata in un giuoco alterno di sfavillante malizia e di tenera intimità, contro tutti i possibili tabù, Il libro dell’Es è un carteggio fra il medico-psicoanalista Patrik Troll – alter ego di Groddeck – e una sua amica, la quale considera da principio con scetticismo le strabilianti teorie del suo corrispondente, ma ne viene a poco a poco conquistata. In un linguaggio diretto, di una spregiudicatezza «rabelaisiana» (la pruderie volle che le copie della prima edizione uscita in Inghilterra fossero sigillate), Groddeck espone la propria concezione dell’inconscio, da lui denominato «Es», termine che poi Freud adottò. Le sue dimostrazioni sono condotte su una massa di casi clinici, di storie, di aneddoti, di ricordi, tratti dal repertorio della sua ricchissima esperienza terapeutica. Il tono è sempre leggero, mobilissimo, pronto all'autoironia. Ma le teorie erano, e restano parzialmente a tutt'oggi, di un’audacia estrema.
Per Groddeck l’inconscio non è solo una parte della psiche personale, ma la potenza stessa che regge il mondo. Su questo fondamento le teorie freudiane sono portate alle ultime conseguenze e i loro limiti, attraverso l’immissione di un’incognita quasi inafferrabile, vengono paradossalmente sottolineati. La potenza dell’Es si manifesta come linguaggio, è essa stessa il linguaggio del mondo. Noi, in quanto parte del mondo, parliamo quel linguaggio, con il nostro corpo, con i nostri gesti, con il nostro modo di pensare, di operare, con le nostre malattie, con tutto quello che può capitarci, perché il caso non è che un altro nome dell’Es. Così il compito dell’analista, o meglio del medico che si serve dell’analisi come di un suo strumento essenziale, sarà di saper leggere in questa foresta di significati, di sollecitare, con la comprensione più profonda e con l’astuzia più sottile, l’Es del malato a collaborare alla sua guarigione. Ma per ottenere questo risultato, il medico dovrà, lui stesso, trasformarsi, acquisire nuove verità in un rapporto che non può non essere di reciproco scambio e arricchimento.
In questo modo Groddeck abbandona alcuni presupposti del buon senso occidentale: la cauta separazione tra organico e psichico, tra significante e insignificante. Dietro ai suoi ragionamenti s’intravvede una sfida esorbitante, che solo la sua carica straordinaria di intuito e di fede nelle infinite possibilità della vita pienamente giustifica.

Informazioni bibliografiche
Titolo del Libro: Il libro dell’Es. Lettere di psicoanalisi a un’amica
Titolo originale: Das Buch von Es. Psychoanalytische Briefe an eine Freundin
Autore: Georg Groddeck
Traduzione di: Laura Schwarz
Editore: Milano: Bompiani, 1981
Collana: Volume 249 di Tascabili Bompiani
Lunghezza: 382 pagine; 21 cm
Soggetti: Psicanalisi, Psicologia, Lettere, Carteggi, Corrispondenza, Letteratura psicanalitica, Lawrence Durrell, Comportamenti umani, Relazione madre-figlio, Freud

Parole e frasi comuni
idea amore associazioni bambino bocca c’era cara amica castrazione cercare chiama circoncisione codino complesso di Edipo considerare coscienza creatura credere anima dell’Es uomo desiderio devo dice dire dolore donna Edipo fantasia fare femminile figlio Freud gambe genitali Georg Groddeck giorno giuoco gravidanza idee immaginare inconscio infantile l’altro amore anello l’atto l’aveva l’Es espressione inconscio madre malattia masturbazione materno medico mestruazioni morte naso nefritico nuovo occhi odio olfattiva omosessualità organi osservare padre parlare parola Patrik Troll LETTERA paura paziente pederastia pensare pensiero persone piacere piccolo poco profondo prova psicoanalisi raccontato ragazzo ricordo rimosso rimozione sapere sembra sensazione senso di colpa sentimenti sesso sessuale sifilide significa signora von Wessels simbolo sintomi storia strano stupida testicoli transfert tratta trova umana un’altra uomini vagina vedere ventre viene vista voglio volte
Logo Maremagnum fr