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Livres anciens et modernes

Silvio Vitale, Antonio Capece Minutolo

IL PRINCIPE DI CANOSA E L'EPISTOLA CONTRO PIETRO COLLETTA

Berisio, 1969

19,99 €

Studio Maglione Maria Luisa

(Napoli, Italie)

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Détails

Année
1969
Lieu d'édition
Napoli
Auteur
Silvio Vitale, Antonio Capece Minutolo
Pages
258
Volume
1
Série
Fuori Collana
Éditeurs
Berisio
Format
23 cm
Edition
Prima
Thème
Biografie, Memorie, Nobiltà, Aristocrazia napoletana, Corrispondenza, Epistolario, Lettere, Missive, Settecento, Regno di Napoli, Storia moderna, Reame, Intellettuali, Miti, Liberalismo, Risorgimento, Privilegi, Reazione, Contadini, Congiurati, Restaurazione, Repressione, Rivolte, Costituzione, Stampa, Giornalismo, Stati, Cattolicesimo, Libelli, Pamphlet, Critica, Leggende, Carteggi, Italia meridionale, Sette, Esoterismo, Massoneria, Occultismo, Complotti, Borbone, Carboneria, Cattolici, Congiure, Rivoluzione francese, Governo, Monarchia, Napoletani, Napoli, Rivoluzionari, Chiesa, Diplomazia, Polemiche, Controversie, Plebe, Realisti, Meridionalismo, Repubblica, Sanfedisti, Sedili, Saggi storici, Libri rari, Libri fuori catalogo, Collezionismo, Diari, Memorie storiche, Documenti, Bibliografia, Biographies, Historical Memories, Nobility, Neapolitan Aristocracy, Correspondence, Epistolary, Letters, Missives, Eighteenth Century, Prince, Kingdom Naples, History, Realm, Intellectuals, Myths, Reactionary Currents, Liberalism, Privileges, Popular Reaction, Peasants, Conspirators, Bourbons, Restoration
Description
FONDO DI MAGAZZINO. LIEVI SEGNI DEL TEMPO, LIEVE BRUNITURA. RARO.
Jaquette
Oui
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Neuf
Premiére Edition
Oui

Description

Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa, uomo politico e vigoroso polemico legittimista, è il maggiore esponente delle correnti reazionarie avverse alla rivoluzione settario-liberale che va sotto il nome di risorgimento. L'invasione francese del '99 lo vede in un primo tempo sostenitore degli antichi privilegi della Nazione e della Città, poi eccitatore della reazione popolare e contadina, infine congiurato realista. Durante la prima restaurazione borbonica, l'incomprensione e la perfidia dei consiglieri della Corte napoletana ce lo presentano paradossalmente sul banco degli imputati quale aristocratico. Ma egli, convinto che l'opera dei ministri non intacca la buona fede del monarca, non esita, nel 1806, anno d'inizio della seconda occupazione francese voluta da Napoleone, a seguire Ferdinando IV nell'esilio siciliano, Comanda durante il Decennio un manipolo di soldati fedeli nell'isola di Ponza in beffarda sfida alla buffa maestà Giuseppino-Napoleonica e al successore di questi Gioacchino Murat. La caduta di Napoleone registra l'attività del Canosa presso la Corte di Spagna in favore del ritorno di Ferdinando IV sul trono di Napoli. Di poi ministro di polizia reclama una dura repressione del carbonarismo, ma è messo in minoranza nel governo e rassegna le dimissioni. Dal suo esilio toscano profetizza però che la irresponsabile condotta dei ministri napoletani condurrà alla rivolta: è questa la tesi contenuta nella sua opera più nota: I Piffari di Montagna. Non passa un lustro che i carbonari, fatti arditi dalla debolezza del governo, si sollevano e Ferdinando IV dà la costituzione. L'Austria interviene nel regno. Il Canosa rientra da trionfatore a Napoli, ma per poco. Tornano a prevalere, sotto l'impulso del Metternich, le mezze misure e la politica d'amalgama tra fedeli al Trono e palesi eversori. Si determina il secondo volontario esilio del Canosa. II 1831 lo vede accanto al duca di Modena Francesco IV durante la congiura di Ciro Menotti. Nel Ducato, rompendo l'atmosfera stagnante della stampa conformista inaugura il giornalismo reazionario, succoso e brillante, denso di notizie e di idee. Nel Ducato prima e negli Stati pontifici poi si fa promotore della costituzione di milizie lealiste di popolani e contadini. Il tramonto della sua vita lo vede infine impegnato contro il fenomeno tutto nuovo di un cattolicesimo liberale e contro le reiterate calunnie della asinina sovrana liberalesca canaglia. di cui la Storia del Colletta si fa portavoce. L'Epistola contro il general somaro è un violento libello che contrasta profondamente con il tono didascalico e solenne della Storia del Colletta, ma ha il pregio di un sincero e leale rispetto della verità che alla seconda manca. Silvio Vitale avverte di essersi accostato alla figura del Principe di Canosa non sotto la spinta di una mera curiosità storica, ma in accorata ammirazione di un pensatore politico, sulla cui vicenda ingiustamente grava il velo della incomprensione e dell'oblio. Si dirada il quadro fosco dipinto dal Colletta di un Canosa intento a trattare opere inique sotto le immagini del Salvatore e dei Santi. Ma anche la semplice definizione del Canosa quale Don Chisciotte della reazione appare inadeguata. Pur nei tratti rapidi del testo appare invece la figura autentica di Antonio Capece Minutolo: radicato nelle tradizioni patrie di cui è l'estremo campione, egli è altresì il difensore di uno stato gerarchico ed organico che riconosca la sua origine sovrannaturale; conoscitore profondo della realtà politica del suo tempo egli, così come Vincenzo Cuoco nel campo avverso è la coscienza critica della rivoluzione, rappresenta la coscienza critica della reazione e della restaurazione.

Descrizione bibliografica
Titolo: Il principe di Canosa e l'epistola contro Pietro Colletta
Autore: Silvio Vitale
Editore: Napoli: Berisio, 1969
Lunghezza: 258 pagine; 22 cm
Soggetti: Biografie Memorie storiche Nobiltà Aristocrazia napoletana Corrispondenza Epistolario Lettere Missive Settecento Antonio Capece Minutolo Principe 1768-1838 Regno di Napoli Storia moderna Reame Intellettuali Miti Correnti reazionarie Liberalismo Risorgimento Invasione Privilegi Reazione popolare Contadini Congiurati Restaurazione borbonica Occupazione Esilio Soldati fedeli Ponza Repressione Carbonarismo Rivolte Piffari di Montagna Costituzione Modena Francesco IV Ciro Menotti Ducato Stampa conformista Giornalismo reazionario Stati pontifici Milizie lealiste Popolani Cattolicesimo liberale General somaro Libelli Pamphlet Coscienza critica Leggende Leggenda nera Walter Maturi Carteggio Riconquista Ministero Puglie Puglia Meridionale Sette Esoterismo Massoneria Occultismo Complotti Assassinio Bellisario Birbaglia Borbone Calunnie Carbonari Carboneria Cattolici Congiura Ducati Falsi liberali Fellone Ferdinando IV Filosofia Frammassoni Rivoluzione francese Gerofante Giacobini Gioacchino Murat Giovane Italia Giuseppe Bonaparte Giustizia Governo Legge Legittimità Marchese Circello Medici Metternich Prussia Germania Polizia Miscredenti Misfatti Monarchia Morte Napoletani Nemici Nobili Padre Padri Patria Patrizii Politica Popolo Potere Religione Rivoluzionari Saliceti Sicilia Società Ventotene Austria Borboni Calderari Capitale Cardinale Ruffo Carlo Carte Chiesa cattolica Classi sociali Corte Benedetto Croce Deputazione Difesa Diplomatici Diplomazia Polemiche Controversie Duca Ficquelmont Frimont Gesuiti Lamennais Lazzari Legittimisti Maria Carolina Massoni Milano Moliterno Monaldo Leopardi Partenope Plebe Realisti Meridionalismo Repubblica De Ruggiero Cacciatore Niccolò Tommaseo Sanfedisti Sedili Spagna Thule Trono Ventura Vicario Viceré Saggi storici Libri rari fuori catalogo Collezionismo Apocalisse Azeglio Baraldi Blacas Busta Torelli Cavaliere Consiglio Conte Copialettere Diario Napoletano Ferdinanda Riccini Garofolo Inglesi Lambruschini Lettera Palermo Senfft Pilsach Hudson Lowe sistema Toscana balì Cosimo Andrea Sanminiatelli Championnet Chateaubriand Sansevero de Sangro Vincenzo Cuoco Martiri Fra Diavolo Filangieri Genovesi Giannone Gentile Gioberti La Fayette La Cecilia Lomonaco Mina Mazzini Leibniz Locke Nelson Ottajano Pepe Pignatelli Strongoli Roccaromana Rotschild Serra Capriola Maresca Speciale Donato Tommasi Vivenzio Zurlo Acton Ascoli Baccher Andria Barruel Documenti Bibliografia Riferimento Giusti Ghigliottine Giovine Voce Blanch Bagger Moscati Paolo Sarpi Lucchesini Gazzetta Verità Biographies Historical Memories Nobility Neapolitan Aristocracy Correspondence Epistolary Letters Missives Eighteenth Century Prince Kingdom Naples Modern History Realm Intellectuals Myths Reactionary Currents Liberalism Privileges Popular Reaction Peasants Conspirators Bourbons Restoration Occupation Exile Loyal Soldiers Repression Revolts Constitution Francis Duchy Conformist Press Journalism Papal States Loyalist Militias Commoners Catholicism Pamphlets Critical Conscience Legends Black Legend Reconquest Ministry Southern Sects Esotericism Freemasonry Occultism Conspiracies Assassination Slanders Catholics Conspiracy Duchies False Liberals Philosophy Freemasons French Revolution Jacobins Italy Justice Government Law Legitimacy Marquis Germany Police Misdeeds Monarchy Death Neapolitans Enemies Nobles Fathers Homeland Politics People Power Revolutionaries Sicily Society Cards Catholic Church Social Classes Court Deputation Defense Diplomats Diplomacy Polemics Controversies Duke Jesuits Legitimists Plebs Royalists Southernism Republic Sanfedists Seats Spain Throne Vicar Viceroy Essays Rare books out of print Collectibles Council Count Letter copy Diary English Tuscany Documents Bibliography Reference Guillotines Young Voice Truth
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