Immortali

8vo, br. ed. In Italia cíË sempre pi˘ mafia e ci sono sempre meno mafiosi. Dalle stragi sono passati oltre trentíanni e la Sicilia oggi si mostra felice, esotica, come uníisola da cartolina. Palermo Ë tornata Palermo: lontana, silenziosa, seducente, con tutti i suoi piaceri e i suoi misteri. Non si spara pi˘ e ci dicono che lo Stato ha vinto. Catturati uno dopo líaltro i boss pi˘ importanti, sono rimasti liberi, spesso incensurati, solo coloro i quali li hanno sempre appoggiati dallíesterno. Questa rete, composta innanzitutto da imprenditori, poi da commercialisti, avvocati, notai, da amministratori locali e alti burocrati, da broker, negoziatori, da esperti del lavaggio del denaro o di architetture finanziarie per nasconderlo, rappresenta la borghesia mafiosa. » quella che comanda oggi in Sicilia. I mafiosi hanno un nome e un cognome, un volto, un indirizzo, un gruppo sanguigno, una scheda segnaletica, condanne e obblighi di legge. La borghesia mafiosa al contrario Ë uníentit‡ eterea, impalpabile, ignota: non lascia mai impronte. Ogni epoca ha la sua mafia e anche quella in cui viviamo ne ha una: Ë ´la mafia degli incensuratiª. Attilio Bolzoni racconta uníItalia che, ancora una volta, ha perso la memoria, e ripercorrendo gli ultimi dieci anni, ci scaraventa in un passato che credevamo chiuso per sempre, con la giustizia e líantimafia che sembrano tornate ai tempi prima del Maxiprocesso e di Giovanni Falcone. Nascosta dietro ai tamburi di guerra che minacciano líEuropa e il mondo, coperta dalla distrazione ormai pervasiva sui media,secondo i quali non fa notizia, se non quando scattano arresti di personaggi che ormai vivono da emarginati nella trama reale del potere criminale, la mafia si Ë ripresa il potere. » pi˘ che mai necessario un nuovo racconto per smascherarla.