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Livres anciens et modernes

Giulio Meotti

Ippocrate è morto ad Auschwitz. La vera storia dei medici nazisti

Lindau, 2021

26,00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italie)

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Détails

Année
2021
ISBN
9788833535241
Auteur
Giulio Meotti
Pages
364
Série
I leoni
Éditeurs
Lindau
Format
212×142×18
Thème
Campi di concentramento, Medicina-Storia, Olocausto, Ideologie e movimenti politici di estrema destra, Storia della medicina, 1933–1945 (Germania: Nazismo)
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

«Ho sentito dire che avrebbero fatto quella cosa e allora sono andato da loro e gli ho detto: “Santo cielo, se li uccidete tutti, almeno prendetegli il cervello, in modo da sfruttare il materiale”». Così Julius Hallervorden, il luminare della neurologia tedesca, spiegherà la propria compromissione con il programma di eutanasia del nazismo. Gli esperimenti umani e le ricerche eugenetiche erano all’ordine del giorno negli ospedali psichiatrici, nelle cliniche pediatriche e nei lager del Terzo Reich. Ma quasi nessun medico o scienziato si dimise in segno di protesta. Anzi, la Fondazione tedesca per la ricerca finanziava apertamente le sperimentazioni, e alcuni prestigiosi istituti, come il Kaiser Wilhelm di Berlino (oggi Max Planck), sfruttarono quel «materiale» per far avanzare il progresso scientifico, tanto che ancora oggi varie malattie portano il nome di medici nazisti. L’alleanza fra la scienza e lo sterminio non fu sancita da Hitler, ma da un’ideologia diffusa già all’epoca della liberale e democratica Repubblica di Weimar, che distingueva freddamente tra le vite «degne» e quelle «indegne» di essere vissute. Negli ultimi anni è prevalsa la tendenza a considerare questi medici come mostri isolati, associando le loro storie a quelle dei tanti sadici e profittatori che si macchiarono delle peggiori atrocità naziste. Ma la realtà è ben diversa: si trattava, come Giulio Meotti dimostra in questo magistrale libro di inchiesta, di scienziati stimati che, agendo in accordo al sentire comune della Germania di quegli anni, approfittarono della situazione per condurre le proprie ricerche.
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