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Livres anciens et modernes

Diderot Denis

Jacques le Fataliste et son maître,

Chez Buisson, An cinquième de la République,, 1796

450,00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italie)

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Détails

Année
1796
Lieu d'édition
A Paris,
Auteur
Diderot Denis
Éditeurs
Chez Buisson, An cinquième de la République,
Thème
ILLUMINISMO CONTRAFFAZIONI CURIOSITA' BIBLIOGRAFICHE FALSI, FILOSOFIA ROMANZI

Description

In 8° grande; due tomi: (4), XXII, 23-286 pp. e (4), 320 pp. Legature coeve in mezza pelle chiara con titolo, numero dei volumi, fregi e filetti in oro al dorso. Il titolo su fascetta in pelle scura. Piatti foderati con carta marmorizzata coeva. Rarissima contraffazione, edita lo stesso anno della prima edizione, di una delle opere più importanti e celebri del grande illuminista francese, Denis Diderot. Questa rara contraffazione di distingue dall'originale da alcune piccole differenze. Prima di tutto nel titolo del primo volume è presente un clamoroso refuso “Jacques la fataliste”. Poi il “Decret concernant les Contrefacteurs” è presente al recto del frontespizio e non dell'occhietto come nell'edizione originale. Sempre nel “Decret” l'ultima parola, prima della firma di Buisson e cioè la parola “indivisible” è come spezzata in due parti con le lettere di “isible” poste leggermente più in basso rispetto alle lettere che si trovano prima. Altra caratteristica evidente è che la prima pagina dello scritto “A la Memoire de Diderot” finisce con “Diderot ne” invece che con “Diderot ne fit”. Nella contraffazione, “fit” è all'inizio della seconda pagina. L'opera qui presentata, per la sua rarità, rappresenta una vera e proprio curiosità bibliografica. Opera in buone-ottime condizioni di conservazione. Diderot pensò a questo romanzo già a partire dal 1765 ma lo scritto apparve a puntate solo apparve a puntate solo tra 1778 ed il 1780. La versione che venne però pubblicata a puntate non era quella definitiva poiché Diderot lavorò più volte sull'opera fino alla sua morte. Basti ricordare che l'opera che, nel 1771, contava 125 pagine, raggiunse i 200 nel 1778, 208 nel 1780, ed i 287 nel 1783. Tuttavia l'opera, ben prima della sua pubblicazione francese, era già conosciuta in Germania grazie ad una traduzione che ne aveva fatto Schiller nel 1787 nella sua rivista Thalia. E' solo nel 1792 che però, la Germania scopre il testo completo grazie ad una nuova traduzione, di Mylius. Finalmente nel 1796 l'opera venne pubblicata, anche, in Francia nella sua versione definitiva, sulla base di una copia probabilmente fornita da Grimm o Goethe. Il romanzo è di per se un testo difficilmente classificabile in quanto tende a liberarsi dalle nascenti regole romantiche creando una romanzo di viaggio in stile picaresco che rappresenta, però, anche un viaggio interiore del suo protagonista libro. Come ammesso dallo stesso Diderot “Jacques” trae la sua trama da un libro che lasciò una profonda impressione in Diderot e cioè “Vita e opinioni di Tristram Shandy” di Sterne. « La publication de Jacques le fataliste s'effectua d'après un manuscrit d'origine inconnue (mais probablement sorti de la bibliothèque de Grimm), au moment même où le prince Henri de Prusse communiquait à l'Institut national de France un autre manuscrit du roman. Buisson profita de cette circonstance pour faire accroire au public que ce manuscrit d'appartenance princière avait servi de base à son édition » (Adams, II, p. 179). Molto raro ed in ottime buone-ottime condizioni di conervazione.
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