L'Ami des Femmes

In-8° piccolo antico (175x105mm), pp. (4), 188, legatura coeva p. pergamena. Frontespizio in rosso e nero con piccolo fregio ad arabesco. Testatine e capilettera arabescati. Bruniture e fioriture sparse, ma buon esemplare nell'insieme. Reimpressione, anonima come le precedenti (l'edizione originale risale al 1758), di quest'opera dovuta alla penna di Boudier de Villemert prefiggentesi di 'adresser aux femmes quelques avis, & discuter avec elles leurs propres intérêts'. L'autore discorre dello stato delle donne nella società, degli studi che si addicono alle donne, delle occupazioni e dei piaceri femminili, del lusso delle donne, degli ornamenti muliebri, del carattere e dell'umore delle donne, dell'amore e della galanteria, del matrimonio, dell'educazione dei figli, delle virtù femminili. 'Ce livre blâme les femmes qui écrivent ou étudient des sciences; il veut qu'elles travaillent continuellement aux ouvrages d'aiguille; il préconise le mariage, et demande que les femmes nourrissent elles-mêmes leurs enfants' (Gay-Lemonnyer, I, 94). Il Boudier de Villemert, nipote del letterato René Boudier de la Jousselinière, nacque nel 1816 e si spense in data non meglio precisata dei primi anni dell'Ottocento ('est mort dans ces derniers temps', registra seccamente Beuchot in Michaud, Biogr. Universelle, Paris, 1812, vol. V, p. 285). Lasciò un volume sulla genealogia della famiglia Seyssel, un 'Apologie de la frivlité', scritti filosofici e moraleggianti vari. L'Ami des Femmes' resta la sua opera più nota e 'la meilleur des ouvrages de l'auteur' (Michaud). Barbier, I, 132. Gay-Lemonnyer, cit. Michaud, cit. Krauss/Fontius, 2403. Cioranescu, 13039.