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Livres anciens et modernes

Cardi Angelo (Massiccio Filomato)

L'Arboro di S. Francesco. Ragionamenti Accademici del Massiccio Filomato

appresso Ercole, ed Agamennone Gori, 1622

800,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1622
Lieu d'édition
in Siena
Auteur
Cardi Angelo (Massiccio Filomato)
Éditeurs
appresso Ercole, ed Agamennone Gori
Thème
Religione cattolica, San Francesco d'Assisi, Seicentine senesi
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Oui

Description

In-4° (239x170mm), pp. (16), 120, cartonatura posteriore alla rustica con dorso in pergamena con titolo in oro su tassello in pelle. Frontespizio calcografico con titolo entro cornice sorretta da due putti, motivi floreali, ornamentali e architettonici. Testo entro duplice filettatura. Dedica a stampa al Cardinal Francesco Cennini, capilettera e fregi tipografici in xilografia. Stemma calcografico del dedicatario sormontato da cappello cardinalizio al verso dell'ultima carta di dedica. Una calcografia a p. pag. alla p. 81 raffigurante la chiesa dell'Alberino a Siena. Registro e marca tipografica xilografica al colophon con vaso di fiori e motto 'Laetificat ubique' in fine. Una firma antica al margine inferiore del frontespizio. Bellissimo e fresco esemplare. Prima ed unica edizione, assai rara, firmata dall'autore, che è Angelo Cardi, con il nome accademico 'Massiccio Filomato'. L'opera tratta del leccio della senese chiesa dell'Alberino. Nel 1212 San Francesco, stando alla leggenda, piantò per terra il suo bastone e questo, durante la notte germogliò, diventando alla mattina un grande leccio, divenuto presto oggetto di venerazione popolare, sino a quando, ridotto ormai ad un moncone, nel 1612 venne fatto tagliare e collocare sotto l'altare maggiore della chiesa di San Francesco dal Padre Provinciale dell'Ordine francescano. L'opera contiene anche alcuni riferimenti botanico-agricoli. “Poiché si veggono in essa parte delle pampinose viti cresciute in molta grandezza comporre lungo, ed ombroso pergolato: parte se ne veggon formare vaghissimo serraglio alle biade, le quali con molta usura restituisce al diligente Agricoltore; parte ve ne rimiri, che servono per amato Carcere à verdi Olivi, ed à mille altre piante fruttifere”. Il Cardi fu autore di una sola altra opera a stampa, 'De captandas contemplationis dulcedine, praelectio' (Siena, 1615). Melzi, I, p. 414. Lozzi, 5118. Manca alla Vinciana.
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