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Livres anciens et modernes

Peladan Joséphin.

La Décadence Latine - Éthopée II, Curieuse! Frontispice à l'eau-forte de Félicien Rops.

Librairie de la Presse, 1886

90,00 €

Xodo Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1886
Lieu d'édition
Paris
Auteur
Peladan Joséphin.
Éditeurs
Librairie de la Presse
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In-8°, pp. 364, antiporta incisa di Félicien Rops, mezza tela grigia posteriore, titolo in oro su tassello al dorso, brossura editoriale conservata all'interno. Restauro all'angolo superiore del piatto antriore della brossura. Menzione di terza edizione alla brossura e al frontespizio, uscita nella stessa data dell'originale. Joseph-Aimé Péladan, detto Joséphin Péladan è stato uno scrittore, pittore ed esoterista francese. si formò presso i collegi gesuiti di Avignone e Nimes. Dopo aver tentato di fondare un culto 'devoto alla settima ferita di Cristo' negli anni settanta dell'Ottocento, si trasferì a Parigi nel 1881, dove lavorò per la rivista L'Artiste diretta da Arsène Houssaye. Nel 1884, dopo un lungo viaggio in Italia emulo culturale del grand tour settecentesco, pubblicò il suo primo romanzo, Le vice suprême, incentrato sul misticismo orientale. Poco dopo allacciò un profondo legame culturale con Stanislas de Guaita, di cui fu prima mentore e poi collaboratore alla fondazione dell'Ordine Cabbalistico della Rosacroce. Il suo pensiero, rispetto a quello del Guaita nel tempo assai più incline alle dottrine del cattolicesimo, lo spinse nel 1890 a scegliere di abbandonare l'Ordine da lui stesso fondato e a dar vita a una nuova organizzazione, estetizzante, nota come Rosa-Croce Cattolica del Tempio e del Graal, (dalla quale gemmerà, di poi in Belgio, il gruppo KVMRIS, cui aveva aderito anche il famigerato cavaliere Le Clement de Saint-Marcq), che aveva l'obbiettivo di 'rivelare alla teologia cristiana le magnificenze esoteriche di cui è piena, a sua insaputa'. Il nuovo gruppo di Rosacroce, composto anche da vari pittori della scuola del simbolismo, organizzò, sotto la sua guida, vari Salon dal 1892 fino al 1897. Le sue teorie, fra cui quella secondo cui l'arte non deve presentare la realtà ma Idee, furono di riferimento, per numerose personalità letterarie e artistiche dell'epoca: Paul Gauguin, Stéphane Mallarmé, Paul Verlaine e Joris-Karl Huysmans; altri ancora, tra i minori.
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