Détails
Auteur
Arrighi, Cletto [Carlo Righetti]
Pages
pp. 510 [2 di Errata e guida al legatore], cc. [16] di tavole illustrate.
Éditeurs
Libreria di Francesco Sanvito,
Thème
Narrativa Italiana dell' 800
Description
legatura coeva in mezza pelle verde, piatti marmorizzati sui toni del marrone, al dorso tassello con titoli oro, fregi oro,
Description
LIBROPrima edizione.Nel complesso ottimo esemplare, completo di tutte le 16 tavole illustrate, molto fresco (a p. 320 antico restauro a sanare uno strappo, senza perdite; in fase di legatura fu omesso l’occhietto, che collocava il volume nella collana «I racconti del popolo. Letture illustrate raccolte e dirette da Michele Uva. Volume 2», e dunque superfluo).Seconda opera narrativa di Arrighi, La giornata di Tagliacozzo è ambientato nell’Italia medievale, all’epoca dello scontro fra Guelfi e Ghibellini, e narra in particolare della celebre battaglia di Tagliacozzo, combattuta fra le truppe di Corradino di Svevia e quelle di Carlo I d’Angiò nel 1268, che vide il trionfo del secondo. Il romanzo risulta diretta continuazione della Battaglia di Benevento di Francesco Domenico Guerrazzi, con espliciti richiami a questo, e addirittura la trasposizione parola per parola di un intero brano. -- Di notevole interesse risulta la sede di pubblicazione, che ci informa immediatamente sui destinatari e sulla circolazione del romanzo: l’opera fu infatti accolta all’interno della serie «I racconti del popolo» curata da Michele Uda, «dimenticatissimo scrittore [.] per molti rispetti assai vicino all’Arrighi» (Mariani, Storia della scapigliatura, p. 691 n. 12), autore di alcuni romanzi a sfondo sociale e della commedia Gli spostati (assimilabili agli “scapigliati”). La prima pubblicazione dei «Racconti del popolo» furono I misteri di Milano di Alessandro Sauli, mentre la seconda il romanzo di Arrighi: i volumi erano pubblicati a dispense settimanali di 32 pagine, ciascuna al prezzo di 50 centesimi, «onde render[li] alla portata di tutti» (così ci informa la preziosissima pubblicità editoriale al termine del X volume della «Storia del consolato e dell’impero di Adolfo Thiers», uscita per Sanvito, in cui è annunciata anche la prossima stampa del Tagliacozzo). -- Nonostante la destinazione “popolare”, «la pubblicazione, in dispense, è assai accurata, e comprende addirittura un Errata-corrige finale; si tratta anzi della pubblicazione arrighiana più scrupolosa tipograficamente. [.] Al termine di ogni capitolo seguono alcune Note storiche che permettono di soddisfare pienamente l’intento didascalico» (Della Bianca, Cletto Arrighi romanziere scapigliato, p. 160). -- L’edizione risulta particolarmente notevole anche per la presenza di 16 belle litografie di Roberto Focosi, che dipingono gli episodi chiave del racconto: diplomatosi a Brera, iniziò la carriera di disegnatore e incisore nel 1827, illustrando molte opere di narrativa (si segnalano in particolare le tredici tavole sciolte dei Promessi sposi, stampate tra il 1828 e il 1830 dalla Litografia Vassalli): artista molto apprezzato ancora oggi, «le sue illustrazioni sono tuttora utilizzate per la loro qualità e per il valore di documento visivo dell’epoca: soprattutto i ritratti di personaggi illustri e tutto quanto testimonia la vita e gli avvenimenti storici e culturali fino all’Unità d’Italia» (D. Falchetti Pezzoli, Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 48, 1997, s.v. Focosi). Alcuni anni più tardi Arrighi rimise mano al testo modificandolo notevolmente e ripubblicandolo con il titolo «Il diavolo rosso».Parenti, Rarità, III, p. 143.