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Livres anciens et modernes

Dumas, Alexandr

La guerra delle donne

Donzelli, 2007

16,50 €

Salvalibro Snc

(Foligno, Italie)

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Détails

Année
2007
ISBN
9788860361721
Lieu d'édition
Roma
Auteur
Dumas, Alexandr
Éditeurs
Donzelli
Format
22 cm
Thème
Description
hardcover
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Condition
Neuf

Description

Collana: Fiabe e storie. Volume cartonato rigido di pagine XII, 530. Nuovo, ancora sigillato. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine. Cosa succede al mondo dei Tre moschettieri, se lo si coniuga al femminile? Come si articola – sotto l'abilissima penna di Dumas – quell'universo fatto di intrighi e avventure, di coraggio e spavalderia, di sentimenti di onore e di passione intensi almeno quanto le ignavie e i tradimenti che sono chiamati a contrastare, se a combattersi, e senza esclusione di colpi, sono le donne? È il 1844 quando appare per la prima volta, pubblicata a puntate su «La Patrie», La guerra delle donne. Lo scenario è quello della Fronda, degli anni attorno al 1650, di una Francia in cui la regina, Anna d'Austria, e il suo ministro, il cardinale Mazzarino, devono fronteggiare la ribellione diffusa di una nobiltà che ha eletto a suo simbolo la principessa di Condé. Le due madri lottano a nome e per conto dei figli bambini, Luigi XIV e il piccolo Condé. Ma la guerra delle donne non è solo quella dello sfondo storico generale in cui il romanzo si svolge. Altre due donne, le protagoniste, schierate sulle opposte sponde, tessono la trama dei loro fili diplomatici e militari, ciascuna per far vincere la propria parte. Due eroine dai tratti contrapposti: Nanon de Lartigues, la bruna avvenente e irresistibile, brillante, astuta e appassionata; e Claire de Cambes, che dietro l'apparenza della delicatezza, della fragilità, della femminilità sottomessa, cela tesori di coraggio e una impressionante capacità di affrontare le situazioni più drammatiche. Opposte in tutto, Nanon e Claire si accorgeranno di esserlo anche nella passione per lo stesso uomo… Il lettore scoprirà da solo a quali intensità Dumas riesce a portare il fuoco ardente dei nascondimenti, dei sotterfugi, dei ricatti, delle fedeltà e dei tradimenti, in questo capolavoro del genere, riproposto di recente in Francia e tradotto qui per la prima volta in italiano. E se ai personaggi maschili de­­lla storia non resta che ribadire il cliché dell'onore e del coraggio, o al contrario della furbizia gret­ta e canagliesca, saranno le donne a rom­pere il cerchio dello stereotipo, per presentarsi con un inedito spessore di complessità, di abnegazione, di fedeltà dolorosa alla causa creduta giusta, anche quando essa costringa a sfiorare i confini dell'abisso, o persino a superar­li. Alla fine, una vena di malinconia prende il sopravvento, come a sostituirsi al tintinnio delle armi o al lugubre rumore del patibolo. Ma tutti coloro che hanno divorato le pagine di Dumas sanno che la sua insuperata grandezza sta soprattutto in questi finali di partita, in cui tutto si rivela perduto, tranne l'o­nore di a­vere vissuto all'altezza delle proprie passioni.
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