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Livres anciens et modernes

Rosini Giovanni

La Signora di Monza. Storia del secolo XVII. Edizione illustrata con correzioni ed aggiunte dell'Autore

Francesco di Omobono Manini, 1840

180,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1840
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Rosini Giovanni
Éditeurs
Francesco di Omobono Manini
Thème
Letteratura italiana, Romanzi storici, Monaca di Monza
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In-4° (280x183mm), pp. 478, (2), legatura del tempo m. pergamena con titolo e fregi in oro su tassello in pelle al dorso e piatti marmoreggiati. 30 tavole f.t. disegnate da Alessandro Focosi (Milano, 1839-ivi, 1869) e finemente incise su rame da Giuseppe Buccinelli, tutte protette da velina. Testo entro doppio filetto. Etichetta di libreria antiquaria. Fioriture. Ottimo stato. Prima edizione illustrata di questo romanzo storico del Rosini (Lucignano, Arezzo, 1776-Pisa, 1855) che ebbe vasta notorietà nel nostro Ottocento, apparso in edizione originale nel 1829. L'edizione, la principale e la più ricercata del romanzo, imita nelle caratteristiche tipografiche la coeva 'Quarantana' dei 'Promessi Sposi' di Guglielmini e Redaelli. Il romanzo, corretto nella forma sul manoscritto dell'autore da Giacomo Leopardi, e definito da Mario Vinciguerra un 'germoglio spurio del capolavoro manzoniano', fu in realtà, checché ne dicesse il Rosini (che si tradì con un ingenuo riferimento al rapimento di Lucia), ideato e steso posteriormente alla narrazione della vicenda di Geltrude nei 'Promessi Sposi'. Letterariamente assai inferiore al paradigma formale manzoniano che si era prefisso di sopravanzare, il libro, che termina con il pentimento di Geltrude e la sua rigenerazione spirituale ad opera del cardinal Borromeo, è più che altro un affresco oleografico della società fiorentina del Seicento ed è l'unica opera per cui resti viva la memoria del Rosini come scrittore. Il Rosini (Lucignano, 1776-Pisa, 1855) fu scrittore popolarissimo nell'Ottocento, imitatore nello stile e nelle trame del grande modello manzoniano, in romanzi storici come, oltre al presente, Luisa Strozzi, Il conte Ugolino della Gherardesca e i Ghibellini di Pisa. Egli fu anche appassionato cultore d'arte. Manca al Parenti.
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