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Livres anciens et modernes

Edith Huyghe, François-Bernard Huyghe, Dario Buzzolan

La Via della seta. Da Alessandro a Tamerlano

Lindau, 2007

28,00 €

Edizioni Lindau

(Torino, Italie)

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Détails

Année
2007
ISBN
9788871806822
Auteur
Edith Huyghe, François-Bernard Huyghe
Pages
535
Série
I leoni
Éditeurs
Lindau
Format
210×140×32
Thème
Via della seta, Storia sociale e culturale, Storia dell’Asia, Spedizioni: narrazioni divulgative, Cina, Periodo a.C. – Protostoria, 1000–1500 d.C.
Traducteur
Dario Buzzolan
Etat de conservation
Neuf
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Neuf

Description

L'espressione "Via della seta" fu inventata nel 1877 dal geografo Von Richtofen. Dopo essere apparsa per la prima volta a occhi occidentali oltre duemila anni fa, durante una battaglia nel deserto fra romani e parti, la seta non ha mai smesso di rappresentare una magnifica ossessione. Simbolo di ricchezza e potere, primo esempio di valuta pregiata in India e in Cina, il tessuto ha viaggiato attraverso le piste inaugurate da Alessandro Magno, poi percorse in pace dalle carovane dei mercanti e dai monaci buddhisti, e in guerra dalle armate dell'Islam, del Celeste Impero e dei khan mongoli. La riscoperta della Via della seta da parte del mondo cristiano si deve alle cronache, in parte favolistiche, di Giovanni da Pian del Carpine, ai miti esotici raccolti nel "Milione" da Marco Polo e ai diari di viaggio dell'intellettuale islamico del Medioevo, Ibn Battuta. Ma anche opere più schiettamente letterarie o tradizioni improbabili (come quella del fantomatico Prete Gianni, il cui misterioso regno, mai localizzato con certezza sulle carte geografiche del tempo, fu però nominato da tutti) trasmettono un riverbero di quel lontano splendore. In tale turbinio di storie, leggende, avventure, incontri e scontri, la Via della seta appare come un orizzonte aperto, un ponte gettato fra civiltà e culture diverse, un'arteria vitale per gli scambi commerciali e la circolazione delle idee, che ancora oggi, nell'epoca della globalizzazione, mantiene intatta la sua suggestione.
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