Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Livres anciens et modernes

Bruni, Leonardo

Laudatio Florentine Urbis. Edizione critica a cura di Stefano U. Baldassarri.

Sismel - Edizioni del Galluzzo, 2000., 2000

148,00 €

Bookshop Buch Fundus

(Berlin, Allemagne)

Demander plus d'informations

Mode de Paiement

Détails

Année
2000
ISBN
8887027986
Auteur
Bruni, Leonardo
Éditeurs
Sismel, Edizioni del Galluzzo, 2000.
Format
Millennio Medievale 16; Testi 7. C; 48 Seiten; graph. Darst.; 25 cm. Originalleinen mit farb. illustr. Schutzumschlag.
Thème
Mittelalter, Florenz, Stadtgeschichte, Latein, Mittelalter, Geschichte, Italien
Description
Originalleinen mit farb. illustr. Schutzumschlag.
Jaquette
Non
Langues
Allemand
Dédicacée
Non
Premiére Edition
Non

Description

Sehr gutes Ex.; Umschlag stw. minimal berieben. - Italienisch; Latein. - Aus der Bibliothek von Prof. Wolfgang Haase, langj�igem Herausgeber der ANRW und des International Journal of the Classical Tradition (IJCT). - Leonardo Bruni (* um 1369 in Arezzo; � 9. M� 1444 in Florenz), nach seiner Heimatstadt auch Aretino genannt, war ein italienischer Humanist und Staatskanzler von Florenz. . (wiki) // STEFANO U. BALDASSARRI (Genova, 1968) si �aureato in letteratura umanistica presso l'Universit�i Firenze prima di conseguire un dottorato in italianistica alla Yale University. � Composta nel 1404 a sostegno della politica espansionistica della repubblica di Firenze, la Laudatio fiorentine ttrbis di Leonardo Bruni costituisce uno dei testi pi� importanti e innovativi dell'Umanesimo italiano. In essa il giovane umanista aretino rielabora gli insegnamenti dei suoi due principali maestri, il cancelliere Coluccio Salutati e il dotto bizantino Manuele Crisolora, ripristinando il genere classico della Ictus urbis, non solo nello stile ma anche nella funzione politica del testo. Ispirato all'elogio classico di Ate-ne di Elio Aristide (II sec), il panegirico bruniano si distacca dalla tradizione epidittica medievale sia per l'uso attento di numerose fonti classiche sia per la molteplicit�ei temi trattati dall'autore. Firenze, scrive Bruni, si dimostra degna erede di Roma repubblicana, sua fondatrice, non solo per gli alti ideali civili costantemente perseguiti ma anche per la bellezza architettonica, le innumerevoli attivit�ercantili e il primato culturale. Imitata in Italia e all'estero nel corso di tutto il Quattrocento, la Laudatio �ra per la prima volta offerta in un'edizione critica basata sull'intera tradizione manoscritta. Il testo �orredato da un'ampia introduzione che ne illustra il contenuto, la fortuna e le fonti. (Verlagstext) // INHALT : PREMESSA ------ ABBREVIAZIONI ------ TAVOLA DELLE SIGLE ------ INTRODUZIONE ------ I. Genesi e diffusione della Laudatio fiorentine urbis ------ 1. La Laudatio fiorentine urbis: sincesi di un'epoca ------ 2. Fortuna e influenza della Laudatio ------ II. Descrizione dei testimoni ------ III. Classificazione dei testimoni ------ BIBLIOGRAFIA CRITERI DI EDIZIONE ------ LAUDATIO FLORENTINE URBIS ------ INDICI. // . A differenza di un Bonvesin de la Riva o di un Giovanni Villani, tuttavia, l'allora poco pi� che trentenne Bruni poteva contare sulla tradizione greca da poco introdotta in Occidente grazie ai corsi universitari di Manuele Crisolora. Purtroppo, poco ancora sappiamo sui metodi di insegnamento del dotto bizantino chiamato a Firenze nel 1396 per insegnare lingua e letteratura greca. �comunque certo che, insieme alla traduzione di classici greci, la stesura di orazioni ed elogi costituivano gli esercizi pi� frequenti della sua scuola . Un'epistola databile al 1405-1406 ci informa che un celebre compagno di studi di Bruni, Pier Paolo Vergerio, aveva intrapreso la composizione di un panegirico di Firenze; cinque anni dopo, durante il suo soggiorno in Curia, stesso Crisolora avrebbe confezionato una Synkrisis di Roma e Costantinopoli . Non pochi dubbi rimangono anche circa i testi che Crisolora port�n s� Firenze; risulta comunque molto probabile che oltre a diversi scritti di Plutarco, Luciano e Libanio il celebre insegnante abbia introdotto nella citt�oscana il Panathenaicus, ossia l'elogio di Atene composto da Elio Aristide nel Il secolo . �questa appunto la fonte principale della Laudatio, come lo stesso Bruni afferma in una nota epistola, che qui varr�a pena riportare per esteso. Rispondendo, nel 1437, all'arcivescovo di Milano Francesco Pizolpasso, il quale lo aveva informato di severe critiche alla Laudatio formulate in ambiente visconteo, Bruni scrive: Equidem pari quoque adolescentia Laudatiomm illam scripsi, sed tamen in ea ipsa iuvenili laudatione permulta reperientur a me tractata fuisse quae lector aequus et diligens, ut leniter dixerim, non aspernetur. Non enim temere neque leviter id opus aggressi sumus, neque vagi aut incerti per semitas nobis incognitas, peregrinantium more, nostro ipsi arbitratu processimus, sed ducem itineris totiusque laudandi progressus certum indubitatumque habuimus Aristidem, celebrem apud Graecos oratorem, eloquentissimum hominem, cuius extat oratio pulcherrima De laudibus Athena-rum. Illius sermo tanquam magister michi fuit; conatus vero imitandi tanquam ludus exercitatioque adolescentiae . Il debito di Bruni nei confronti di Aristide �i�tato discusso in due importanti studi . Siamo pienamente d'accordo con Baron quando questi afferma che se, da un lato, "the Laudatio was the first Florentine work, and perhaps the first work in Humanism as a whole, to profit substantially from the knowledge of Greek", dall'altro Bruni non fu un pedissequo imitatore di Aristide. L'umanista si limit�impiegare topoi delle laudes urbium classiche letti nel Panatbenaicus. Tale �ad esempio, il caso dei�xordium, con l'ampia captatio benevolentiae, oppure la similitudine topografica della citt�aragonata all'umbone di uno scudo circondato da una serie di cerchi concentrici. Nella stesura del suo panegirico Bruni si rivel�indi un abile imitatore, utilizzando le principali figure retoriche previste da questa categoria del genere epidittico senza perdere di vista le peculiarit�ella Firenze di primo Quattrocento, quello cio�he la precettistica classica definisce il raip�i un componimento. � (XVIII / XIX) ISBN 8887027986
Logo Maremagnum fr