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Livres anciens et modernes

Omicciolo Valentini Rosella

Le erbe delle streghe nel Medioevo

Penne & Papiri, 2010

10,00 €

Biblioteca di Babele

(TARQUINIA, Italie)

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Détails

Année
2010
ISBN
9788889336410
Lieu d'édition
Tuscania
Auteur
Omicciolo Valentini Rosella
Série
Media aetas
Éditeurs
Penne & Papiri
Thème
Salute, Relazioni e Valorizzazione personale
Description
BROSSURA
Jaquette
Non
Etat de conservation
En excellent ètat
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Ancien

Description

IL LIBRO È USATO, PERTANTO POTREBBE PRESENTARE LIEVI DIFETTI/IMPERFEZIONI. LA FOTO CORRISPONDE AL LIBRO IN VENDITA. Data scritta a penna alla prima carta bianca, residuo di etichetta prezzo al retro piatto posteriore della copertina. «Dalla pubblicazione nel 1862 della Sourcière di Jules Michelet e soprattutto all'indomani della rivalutazione di questo studioso "anomalo", che conobbe una lunga fase di oscuramento in età positivista, ci si è spogliati, benché faticosamente e peraltro non del tutto, dallo stereotipo che vedeva la strega come una figura inquietante e ingombrante, dedita a pratiche malefiche, strumento del demonio. [.] Nella riabilitazione di questa figura al primo posto emerge lo studio delle erbe, che sono patrimonio dell'universo femminile, ma in particolare delle streghe, con le quali le donne sono state spesso identificate, se non altro perché dal peccato della mela in poi hanno detenuto il patrimonio domestico del cibo e della cura del corpo, dall'atto del concepimento all'ultimo addio. Ne è derivato, anche se non di rado distorto e dozzinale, il successo editoriale che in tempi recenti hanno avuto e continuano a detenere le opere della medichessa bizantina Metrodora, della magistra salernitana Trotula de Ruggiero, della profetessa renana Ildegarde di Bingen: tutte protese ad una gioiosa rivalutazione del corpo, sia maschile che femminile. Si tratta di un potere strategico ed immenso che ha creato tra uomo e donna una sorta di "attrazione armata", tra i cui risultati più drammatici va appunto annoverata la caccia alle streghe.» (Bruno Andreolli). Numero pagine 176. Il copyright dei dati è di Informazioni Editoriali I.E. Srl
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