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Livres anciens et modernes

Ernesto Solari

Leonardo. La 'testicciola' di terra. A 'small head' made of clay

Colibrì Edizioni 2015,

15,50 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italie)

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Détails

ISBN
9788897206019
Auteur
Ernesto Solari
Éditeurs
Colibrì Edizioni 2015
Thème
Arte-Scultura

Description

112 pagine. Ill. colori e b/n. Brossura con alette. cm 19 x 24,5. gr 440. Testo italiano e inglese. Commento dell'editore: Questo libro propone lo studio di un'opera unica e straordinaria, una testa di giovinetto in terracotta che emana un fascino particolare, soprattutto per la presenza, in essa, della varietà espressiva del Puer et Senex, caratteristica predominante, secondo gli scritti del tempo, delle opere di Leonardo. Questa duplice espressività (o come qualcuno l'ha definita, ambiguità) crea certamente anche un particolare status psicologico e terapeutico nell'osservatore. Duplici sono anche le caratteristiche fisionomiche di questa testa, che per tutti ha evidenti riferimenti con la classicità; ma Leonardo, in questa opera, intendeva, andare oltre quell'interesse verso la cultura umanistica, superare anche il Neoplatonismo dilagante in quegli anni per raggiungere una dimensione spirituale estremamente razionale. Leonardo, apparentemente, sembra qui voler fondere un volto classico greco con una capigliatura ed un'espressività giudaica… La scultura che stiamo esaminando è certamente opera di scuola toscana di fine 1400 o inizi 1500: potrebbe trattarsi di opera vicina allo stile del Verrocchio, senza però escludere che il suo autore possa essere uno dei seguaci della sua scuola, così come hanno ipotizzato anche Kemp o Paolucci. Fra gli allievi del Verrocchio abbiamo Leonardo da Vinci, Rustici, o i Della Robbia sui quali l'ascendente del maestro per la scultura fu forte. La tesi che qui si intende sviluppare vuole dimostrare soprattutto l'unicità di questa opera che va oltre lo stile, che è confrontabile con le opere scultoree soprattutto di Verrocchio, con i rari esempi di sculture parzialmente attribuite a Leonardo e con altre opere di artisti a lui vicini a cominciare dal Rustici o dal Della Robbia per continuare con Mino da Fiesole, Francesco di Giorgio Martini e terminare con i milanesi Bambaia o Benedetto Briosco e i Lombardo-Solari di Carona… Sono tanti gli interrogativi che ci siamo posti: - Leonardo era veramente scultore? - Realizzò quest'opera a Firenze o a Milano? - Rappresenta un volto reale o una idealizzazione? - Leonardo firmava o siglava le sue sculture? Non sappiamo se il Vinciano era stato veramente scultore o plasticatore, come affermano il Vasari, l'Anonimo Gaddiano o ancor più il Lomazzo, perché non ci sono pervenuti, fino ad oggi, che rarissimi esempi accostabili a lui ed in modo parziale; più certe sembrano le collaborazioni con altri scultori a lui vicini come il Verrocchio, il Rustici, Francesco di Giorgio Martini, il Bambaia e qualche altro scultore locale" come i Lombardo-Solari di Carona o il Briosco. Egli stesso si disse "esperto non meno in scoltura che in pittura et esercitando l'una e l'altra in un medesimo grado". La scultura viene riconosciuta come una delle attività principali svolte dall'artista fiorentino: «assai valse in matematica et in prospettiva non meno, et operò in scultura, et in disegno passò di gran lunga tutti li altri». E il Vasari: «Operò nella scultura facendo nella sua giovanezza di terra alcune teste di femine che ridono, che vanno formate per l'arte di gesso, e parimenti teste di putti che parevano usciti di mano d'un maestro" "Et nella statuaria fece prove nelle tre figure di bronzo che sono sopra la porta di San Giovanni da la parte di tramontana fatte da Giovan Francesco Rustici, ma ordinate col consiglio di Lionardo; le quali sono il più bel getto e di perfezione che modernamente si sia ancor visto»."
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