16mo, br. ed. Titolo originale: Father Damien A cura di Athos Bigongiali Sotto le righe del racconto vibra un pianto díaddio allíinnocenza, alle isole, alla possibilit‡ di vivere leggendariamente. CioË, semplicemente, di vivere. Capitava a Robert Louis Stevenson, uomo benevolo come pochi, di essere accusato da moralisti stupidi di mostrare troppo spesso nelle sue opere il male trionfante. In realt‡, ciÚ che interessava alla letteratura - e alla filosofia - di Stevenson era qualcosa di pi˘ profondo del bene e del male, l'innocenza: ovvero l'intrinseco legame di appartenenza di un posto, di un tempo, di una persona, a un unico disegno, da cui naturalmente estrarre la leggenda, il romanzesco. Era un modo di consegnare ogni cosa al suo valore vero, in cui il male propriamente inteso era solo - da qui l'incantevole amabilit‡ di Stevenson - l'uniformit‡, vale a dire la negazione dell'altro. Si capisce perchÈ il non grande episodio occasione di questa invettiva, abbia acceso la generosit‡ di Stevenson. Il dottor Hyde (che nulla ha a che fare col doppio di Jekyll), reverendo protestante delle Hawaii, aveva calunniato in un breve scritto la memoria di un santo missionario, Padre Damiano, morto condividendo la vita in lazzaretto degli isolani lebbrosi. Hyde, infangando un'anima grande, dava voce all'ipocrita superstizione dei bianchi pi˘ impegnati nella ´modernizzazioneª delle isole, che la piaga recente della lebbra fosse l'effetto di una vita selvatica e dissoluta, pigra nell'assimilarsi alla sana civilt‡ dell'uomo bianco. Stevenson Ë appena giunto nei Mari deI Sud, dove vivr‡ gli ultimi anni; ha gi‡ conosciuto, assieme alle fantastiche meraviglie, il morbo che accompagna, come una maledizione o una premonizione, la paziente sottomissione degli isolani. E sotto le righe del racconto di Padre Damiano, in difesa della sua memoria, vibra un pianto d'addio all'innocenza, alle isole, alla possibilit‡ di vivere leggendariamente. CioË, semplicemente, di vivere. Robert Louis Stevenson (Edimburgo, 1850 - Vailima, 1894) visse gli ultimi anni, dal 1889 al 1894, anno della sua morte, nelle isole dei Mari del Sud, soggiornando qualche mese nelle Hawaii, dove ebbe modo di incontrarsi con líopera umanitaria di Padre Damiano. TerminÚ questa biografia del pi˘ anziano amico Fleeming Jenkin nel 1888. Jenkin, viaggiatore, ingegnere e professore nei corsi universitari frequentati svogliatamente da Stevenson, nato nel 1833, era morto tre anni prima, nel 1885. Di Stevenson, questa casa editrice ha pubblicato: Il diamante del Raj‡ (1979), L'isola del romanzo (1987), Weir di Hermiston (1994), Il riflusso della Marea (1994), Lettera al dottor Hyde (1994).