Livres anciens et modernes
CACCIAGUERRA, Bonsignore (1495-1566)
Lettere spirituali, [...] Scritte a più persone sopra diverse materie molto utili. [bound with:] Dialogo spirituale, [...] Con la vita d'una devota Vergine sua figliuola spirituale. Et una lettera sopra la frequentia della santissima Communione
Domenico Farri at the expenses of Marco Amadoro, 1575
480,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italie)
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Détails
Description
Basso, pp. 230-233; Edit 16, CNCE 8109 and CNCE 8108; Quondam, p. 291.
FOURTH EDITION of Cacciaguerra's spiritual letters and FIFTH EDITION of his Dialogo spirituale. Both works were first printed in Venice by Viotto in 1563. A second book of Cacciaguerra's letters was published posthumously in Rome in 1575 by a group of his friends.
The letters for the present edition were collected by Curzio Franchi. In the dedication to the archbishop of Zara Muzio Calini (dated Rome, December 2, 1563), Franchi states that he did not order the letters neither chronologically nor by the recipient's name, because his purpose was “di ordinare al meglio che s'è potuto, le materie delle quali in esse si tratta, acciò più facilmente possa ogn'uno trovare il cibo più a sé conveniente” (l. a2v).
The letters (40 overall) are all undated (except 4, in order of appearance dated 1558, 1553, 1549 and 1548), but the recipients' names are frequently present. Franchi had decided to omit them only in the cases when “non mi è parso bene dover scoprire i difetti, o virtù di quelli, che anchor vivono per tor via ogni sospetto, che per tal cagione potesse nascerne” (l. a2v).
The Lettere spirituali (it is uncertain if this title was chosen by Cacciaguerra or by Franchi) gave birth to a new epistolary genre, not only in Italy, but also in France, where Cacciaguerra's epistles were translated by François Fassardy under the title Épîtres spirituelles (Paris, 1610).
Like Cacciaguerra's two main devotional treatises, Trattato della comunione (Rome, 1557) and Trattato della tribolazione (Rome, 1559), which enjoyed an incredible success across Europe and were translated into German, French, Spanish, and Latin, his Lettere spirituali and Dialogo spirituali became quite popular for their edifying contents. Despite his unconventional life and thoughts (see below), his works are nowadays usually regarded as exemplary to propagate the new ideals and dogmas of the Council of Trent, which in 1563 was eventually coming to an end.
“L'attività editoriale fu fortemente condizionata da un clima di incertezza in cui, nonostante il Clementino avesse tentato di dare delle regole, l'attività espurgatoria appariva più affidata alla buona volontà e all'arbitrio dei singoli correttori e consultori che ad un progetto sistematico organizzato dagli organi centrali. In tale situazione, gli editori cercarono di adattarsi trasformando, in molti casi, alcuni generi letterari che avevano rappresentato, e che ancora poteva rappresentare, un investimento sicuro. Si assiste infatti negli ultimi due decenni del Cinquecento e nei primi anni del Seicento a un complesso lavoro, da parte di stampatori e collaboratori editoriali, di quello che potremmo definire, usando un termine attuale, ‘riposizionamento' del libro di lettere che, non potendo più essere percepito come un genere letterario, considerato ormai inutile e pericoloso, fu trasformato in un genere ‘spirituale', con chiaro intento di ‘edificazione' del lettore, oppure nel manuale del segretario. Il libro di lettere poté dunque avere una lunga vita attraverso tutto il XVII secolo, protetto da un aura di sacralità e dal rispetto dell'alto ruolo professionale evocato nei titoli delle raccolte, o ancora dal nobile scopo di fornire precetti morali ‘in questo tempo del Sacro Concilio', come precisav