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Libri antichi e moderni

BORCH, M. Johann Comte de.

Lettres sur les truffes du Piémont, écrites en 1780.

Milan, Frères Reycend, (1780),, 1780

9500,00 €

Pregliasco Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Dettagli

Année
1780
Lieu d'édition
Milano
Auteur
BORCH, M. Johann Comte de.
Pages
pp.
Éditeurs
Milan, Frères Reycend, (1780),
Thème
Libri Antichi
Etat de conservation
En bonne condition
Reliure
Couverture rigide
Condition
Ancien

Descrizione

>in-8 (mm 200x129), pp. VIII, 3 a 51, (1 di Errata), cartonato rustico coevo, titolo manoscritto in inchiostro antico al dorso. Con 3 tavole ripiegate raffiguranti il celeberrimo tubero, incise a colori da Louis Charles Gautier D'Agoty.  Il conte polacco Michel-Jean de Borch, naturalista e viaggiatore, dopo un soggiorno nel Monferrato descrisse dettagliatamente le caratteristiche morfologiche ed organolettiche di alcune specie di tartufi  ("deux espèces de truffes blanches (tuber albidum et bianchetti), qui croissent dans le Piémont et dont la finesse est proverbiale." Interessante studio sui tartufi bianchi piemontesi, di notevole rarità ed importanza scientifica e gastronomica. E' scritto in forma di tre lettere inviate al marchese di Balbiano ed al conte Morozzo. I D'Agoty furono tra i primi inventori dell'arte d'incidere a mezzotinto a più colori, mediante la tricromia: ''consistait à imprimer avec trois planches préparées au berceau, encrées en bleu, jaune et rouge, de telle sorte que les autres couleurs fussent obtenues par superposition et les valeurs par le jeu du brunissoir sur le cuivre bercé de chaque planche... On connaît très peu de pièces de Louis d'Agoty et ces 3 planches ont échappé à l'Inventaire du Fonds français, X, p. 92'' (Oberlé, nei suoi Fastes de Bacchus).  Riferisce della presenza di ''filamenti'' (ife) e ''semi'' spore, in grado di determinare la crescita a distanza. Escludendo l'ipotesi della germinazione spontanea dei tuberi, sostenne il ruolo essenziale di taluni alberi d'alto fusto nella crescita dei tuberi. Indica i terreni idonei alla loro vegetazione, in particolare di un tartufo meno pregiato, ma presente sul territorio piemontese, allora noto con il nome di Bianchetto, che nel 1788 avrà la sua definitiva classificazione tra i miceti ipogei come Tuber Borchii. E' nota una prima tiratura con l'Errata  impressa al recto di un foglio aggiunto, invece che al verso dell'ultimo f. come il presente. Rarissimo libretto. Qualche alone limitato al frontespizio, per il resto ottimo esemplare. Pritzel 996. Vicaire 104. Schliemann 154. Georg 172. Oberlé, ''Fastes'', 721. Manca a Bitting, Nissen, Simon, Westbury.
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