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Livres anciens et modernes

Cena Giovanni

Madre. Con lettera di Arturo Graf e disegno di Leonardo Bistolfi

Libreria Roux di Renzo Streglio, 1897

130,00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italie)

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Détails

Année
1897
Lieu d'édition
Torino
Auteur
Cena Giovanni
Éditeurs
Libreria Roux di Renzo Streglio
Thème
Letteratura italiana, Poesia, Prime edizioni
Jaquette
Non
Dédicacée
Non
Print on demand
Non
Condition
Ancien
Premiére Edition
Non

Description

In-8° piccolo stretto (199x102mm), pp. 76, (4), brossura editoriale con titolo in rosso e in nero e logo editoriale. Antiporta di Leonardo Bistolfi, incisa calcograficamente da G. Gastaldi e fotoincisa in tonalità seppia da C. Schiaparelli. Al colophon: 'finito di stampare la vigilia di Pasqua, 17 aprile del 1897'. Una dedica coeva. Smagliante esemplare conservato entro velina. Prima edizione di opera prima; il poemetto è una delle opere più note del poeta piemontese (Montanaro Canavese, 1870-Roma, 1917), redattore della 'Nuova Antologia', compagno di Sibilla Aleramo e con lei cofondatore di diverse scuole volte a istruire i contadini dell'Agro Romano. 'Nel 1897 usciva dall'editore Streglio di Torino la sua prima opera, il poemetto Madre. Lamentosa, crepuscolare evocazione di un'affettività vissuta solo nell'immagine, storpiata e delusa dalla elementare durezza delle circostanze, non priva di un accento acre di verità, 'originale perché sincera' come la definì il Graf (Per un nuovo poeta, in Nuova Antologia, 16 febbr. 1899, p. 706). In Madre già si palesa la difficoltà che il Cena incontrerà anche nei suoi successivi tentativi letterari, quello di trovare una compiuta espressività artistica. Intenso nella percezione dei contenuti psicologici e sociali rimane incompiuta la sua capacità di rappresentazione poetica e narrativa. E al fondo di questa incompiutezza c'è un diaframma psicologico, la sua naturale repugnanza a identificarsi coll'universo della letteratura, una 'ribellione primordiale che si richiama costantemente al mito dell'uomo in libertà naturale' (De Rienzo, p. 93), una confusa idea dell'artista 'che deve essere anarchico per se, socialista per gli altri'. (Piero Craveri in D.B.I., XXIII, p. 489). Parenti, p. 152. Gambetti / Vezzosi (ed. 1897), p. 120.
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