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Livres anciens et modernes

GORANI JOSEPH.

Mémoires secrets et curieux des Cours, des gouvernements et des moeurs des principaux états d'Italie.

Buisson, , 1793

660,00 €

Benacense Studio Bibliografico

(Riva del Garda, Italie)

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Détails

Année
1793
Lieu d'édition
Paris,
Auteur
GORANI JOSEPH.
Éditeurs
Buisson,
Thème
politica, italia
Description
hardcover
Etat de conservation
En bonne condition
Langues
Italien
Reliure
Couverture rigide
Condition
Ancien

Description

Tre volumi di cm. 19,5, pp. (4) viii, 495 (1); (4) 478; (4) 480. Legatura coeva in piena pelle bazzana, dorsi lisci con titoli su tasselli doppi tasselli bicolore e ricchi fregi in oro. Qualche piccolo segno d'uso esterno, peraltro esemplare genuino e ben conservato. Edizione originale, rara di un’opera di grande interesse storico ed economico. A testimonianza, le ristampe dell'anno successivo a Londra e a Francoforte in traduzione tedesca. D'Ancona: p. 60: “Il I vol. riguarda il regno di Napoli, il II Roma e lo Stato della Chiesa, il III Lucca, la Toscana, o per dir meglio Livorno, e poi Modena (ca. 120 pp.), Parma, Genova, la Corsica (30 pp.) e il Principato di Monaco. L'opera del Conte, poi cittadino Gorani milanese (Milano, 1740 - Ginevra, 1819), è di molta importanza, e meriterebbe di essere rimessa in onore, corredandola di opportune illustrazioni. Ci possono essere degli sbagli e dei giudizi men retti, dovuti alle opinioni giacobine dell'A., ma il fondo è veridico, e le notizie abbondanti e svariate.”. L'A. ebbe una vita avventurosa e ricca di incontri proficui e importanti: formatosi nella Milano dei Verri e dei Beccaria, combatté contro i Prussiani, da cui fu fatto prigioniero. In Germania ebbe modo di seguire delle lezioni di Kant e di apprezzare la figura di sovrano illuminato di Federico II. Dopo il ritorno in patria, intraprese un lungo viaggio che lo portò in giro per l'Italia, la Corsica, la Sardegna e poi l'oriente: Grecia, Impero turco e paesi balcanici. Fu poi in Spagna, Portogallo e infine Vienna, dove divenne funzionario di Maria Teresa, finché egli non espresse con troppa franchezza all'imperatrice la sua avversione nei confronti di Firmian e di Kaunitz. Dopo un breve viaggio in Inghilterra e in Francia, raggiunse Costantinopoli, dove cercò, forse su consiglio del Voltaire, di restaurare al trono i vecchi Commeni. Soggiornò di nuovo a Milano, quindi visitò il Regno di Napoli e Roma. Fu quindi in Svizzera e poi in Francia, dove dal 1790 fissò la propria residenza, divenendo cittadino francese e avvicinandosi ad alcuni intellettuali, tra cui Condorcet, Bailly, Barthélemy e Mirabeau. Di questi tracciò poi spregiudicati profili nei suoi Mémoires. Nel 1793 riparò di nuovo in Svizzera fuggendo il Terrore. In quell'anno “...egli fece uscire a Parigi i Mémoires secrets, i quali gli suscitarono l'odio di alcuni sovrani, soprattutto di Maria Carolina di Napoli, che lo perseguitò... I Mèmoires,non sono opera di gran valore per la storia del pensiero del G., ché egli mirò a raccontare avventure, viaggi, amori e a descrivere la corruzione delle corti italiane, piuttosto che spiegare il corso delle proprie idee politiche e filosofiche.” (Diz. lett. it. Laterza, III pp. 166-169).
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