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Livres anciens et modernes

Sert, Misia

Misia

Adelphi, 1981

9,90 €

Il Salvalibro

(Foligno, Italie)

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Détails

Année
1981
Lieu d'édition
Milano
Auteur
Sert, Misia
Éditeurs
Adelphi
Format
18 cm
Thème
Description
paperback
Etat de conservation
En bonne condition
Langues
Italien
Reliure
Couverture souple
Condition
Ancien

Description

"Piccola Biblioteca Adelphi", 124 - Brossura editoriale con bandelle, 241 pagine con tavole illustrate a colori fuori testo. Lievi segni d'uso e del tempo, nel complesso ottima copia -- "L'unica donna di genio che abbia mai incontrato" affermò, perentoria, Coco Chanel (la quale volle occuparsi personalmente della sua toilette mortuaria). Del resto, era stata proprio Misia a intuire nella taciturna modista di provincia un diamante allo stato grezzo - giacché era appunto questo il suo grande talento: fiutare il talento negli altri. Fu così che la "bella pantera imperiosa e sanguinaria" (Eugène Morand), con il suo "viso dolce e crudele di gatta rosa" (Jean Cocteau), accompagnò e protesse (per poi, a volte, disfarsene con noncuranza) pittori, musicisti, scenografi, ballerini e coreografi negli anni leggendari dell'avanguardia parigina, quando le scoperte dell'arte erano anche eventi mondani e gli eventi mondani lanciavano un nuovo stile di vita. Di quell'epoca Misia fu l'incontrastata sovrana: Mallarmé le dedicò un ventaglio, Renoir la pregava di scoprire un po' il seno mentre la dipingeva (ma lei si fece ritrarre nuda solo da Bonnard: per ripicca nei confronti del secondo marito che la tradiva con una giovane attrice), Diaghilev (da lei definito "domatore e mago") ricorreva tempestosamente al suo aiuto, Proust rispondeva ai suoi rimproveri, e Ravel le dedicò "Le Cygne" e "La Valse". Come ha scritto Mario Praz, per lei la vita "era essenzialmente libertà, eterno fluire, divino imprevisto". Queste memorie sono il romanzo di un'esistenza cosmopolita, piena di amori e di furori, e l'evocazione di un'epoca che ha acquistato i tratti del favoloso.
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