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Livre

Elisabetta Ferrario, Mauro Raimondi

Nel cuore di Cernusco sul Naviglio. Tre passeggiate nel centro storico

BookTime, 2016

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La Vita Felice - BookTime (Milano, Italie)

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Détails

Année
2016
ISBN
9788862182126
Auteur
Elisabetta Ferrario, Mauro Raimondi
Pages
124
Série
Guide
Éditeurs
BookTime
Langues
Italien
Premiére Edition
Oui

Description

Con illustrazioni a colori
Con la sponsorizzazione di BBC Credicoop Cernusco sul Naviglio

In uno dei centri storici più curati dell’hinterland milanese, Cernusco nasconde piccoli gioielli architettonici ma anche personaggi, avvenimenti e leggende che non devono essere dimenticati.

L’obiettivo della presente guida turistica è prendere per mano l’escursionista di passaggio ma anche il nuovo cernuschese (di età o residenza) e portarlo, passo dopo passo, a fargli conoscere – attraverso tre itinerari a piedi nel cuore della cittadina – quei luoghi dove l’Arte o lo scorrere della Storia hanno lasciato un ricordo.

Il tutto con un linguaggio semplice e chiaro, accompagnato da numerose foto e schede artistico-architettoniche riassuntive dei principali monumenti e palazzi.

San Carlo e Federico Borromeo sono passati per le vie di Cernusco.

Dove hanno abitato, tra gli altri, l’arrivista conte Biancani, l’intraprendente Antonio Greppi, quell’Ambrogio Uboldo la cui armeria fu saccheggiata nel marzo 1848, il Beato monsignor Luigi Biraghi, l’ultimo dei Visconti di Saliceto e l’artista Vico Viganò, ideatore del – mai realizzato – campanile del Duomo. E pure, in tempi recenti, sportivi di grande fama come Gaetano Scirea, Roberto Tricella o Roberto Galbiati.

Anche uno dei figli di Maria Teresa d’Austria, l’arciduca Ferdinando, soggiornò per alcune estati, insieme alla sua corte, nella Villa Alari. La più famosa delle magnifiche residenze presenti in paese, tutte proiettate verso il quattrocentesco Naviglio, come la Greppi, la Biraghi-Ferrario o l’Uboldo, luogo di grotte misteriose nel cui parco si tennero i più svariati intrattenimenti (tra cui, addirittura, una battaglia navale).

Come dimenticare, poi, il primo edificio rimasto, la Chiesa di S. Maria, poi diventata Santuario, che con il suo campanile annuncia Cernusco a tutti quelli che costeggiano la Martesana? Oppure la Cappelletta della peste o l’attuale Parrocchiale consacrata nel 1932, durante un periodo storico che ha lasciato la Torre dell’acqua e le prime scuole elementari della cittadina, ma anche il dramma della Seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazifascista.