Livres anciens et modernes
ALFIERI, Vittorio (1749-1803)
Panegirico di Plinio a Trajano nuovamente trovato, e tradotto da Vittorio Alieri da Asti
presso F. D. Pierres, primo Stampator del Re, e si trova press, 1787
900,00 €
Govi Libreria Antiquaria
(Modena, Italie)
Les frais d'expédition corrects sont calculés une fois que l'adresse de livraison a été indiquée lors de la création de la commande. Un ou plusieurs modes de livraison sont disponibles à la discrétion du vendeur : standard, express, economy, in store pick-up.
Conditions d'expédition de la Librairie:
Pour les articles dont le prix est supérieur à 300 euros, il est possible de demander un plan de paiement échelonné à Maremagnum. Le paiement peut être effectué avec Carta del Docente, Carta della cultura giovani e del merito, Public Administration.
Les délais de livraison sont estimés en fonction du temps d'expédition de la librairie et de la livraison par le transporteur. En cas de retenue douanière, des retards de livraison peuvent survenir. Les frais de douane éventuels sont à la charge du destinataire.
Pour plus d'informationsMode de Paiement
- PayPal
- Carte bancaire
- Virement bancaire
-
-
Découvrez comment utiliser
votre Carta del Docente -
Découvrez comment utiliser
votre Carta della cultura giovani e del merito
Détails
Description
Prima edizione, stampata in soli 525 esemplari, di questo celebre falso letterario, fondamentale documento del passaggio dall'età delle riforme a quella rivoluzionaria, in cui Alfieri veste i panni dell'intellettuale che chiede all'imperatore di rinunciare al proprio potere per rendere ai sudditi la libertà. Nel 1785 Vittorio Alfieri aveva letto le epistole di Plinio il Giovane, restando entusiasta del loro contenuto, del loro stile e della personalità del loro autore. Fu invece fortemente deluso dalla lettura del Panegirico rivolto dallo stesso Plinio all'imperatore Traiano, deprecandone il carattere encomiastico e retorico, e decise perciò di scrivere un nuovo Panegirico a Traiano, più aderente allo spirito del Plinio delle epistole, e veramente tacitiano nella forma e nello stile, fingendo che si trattasse di una autentica opera di Plinio da poco scoperta in un “manoscritto antico nuovamente trovato”. Nella primavera del 1787, trovandosi a Parigi dove si era trasferito con la contessa d'Albany con l'intenzione di stampare in degna veste tipografica le sue tragedie, pensò di “fare una prova dei caratteri e proti e maneggi tipografici parigini” e affidò allo stampatore Philippe-Denys Pierres la pubblicazione del suo Panegirico. Così l'8 maggio di quell'anno poteva scrivere al suo amico senese Bianchi: “frattanto è uscito alla luce il Panegirico stampato come ella vedrà non male, e senza nessun errore”. In realtà il poeta astigiano non rimase pienamente soddisfatto del lavoro del Pierres, e si rivolse, per la stampa delle Tragedie, a François-Ambroise Didot, il più rinomato tipografo francese del tempo. Terminata nel 1789 l'impegnativa stampa dei sei volumi delle Tragedie, l'incontentabile Alfieri volle pubblicare una nuova edizione del Panegirico, degna di competere con le produzioni del Bodoni, e la affidò sempre a Didot.
Catalogo unico, IT\ICCU\RMRE\000391; Bustico, 359; Parenti, Prime edizioni italiane, p. 22; Fava, 490.